Raccolta frutta: lavoro in sicurezza per 6.000 lavoratori dall’Est Europa
Da una parte la sicurezza, dall’altra l’economia. Obiettivi sullo stesso piano che la Provincia sta seguendo con la massima attenzione. Dopo il turismo è ora la stagione della raccolta della frutta a richiedere un piano di intervento accurato. Al tema è stata dedicata una specifica riunione della task force provinciale sul Coronavirus alla quale hanno partecipato in videoconferenza il presidente della Provincia, gli assessori all’agricoltura e alla salute, nonché dirigenti di Provincia e Azienda sanitaria.
Al centro dei lavori un’ordinanza, di prossima emanazione, che istituisce una procedura per gestire l’ingresso in Trentino di circa seimila lavoratori provenienti per lo più dall’est europa che da fine mese e per buona parte dell’autunno saranno occupati nei campi.
La procedura – in corso di validazione con il Commissariato del governo- prevede la registrazione accurata degli ingressi, la somministrazione di test e, soprattutto, l’osservanza di quella che i tecnici hanno definito “quarantena attiva”. In breve, le aziende agricole sono chiamate ad allestire luoghi controllati per gruppi di massimo quattro persone (per isolare meglio eventuali insorgenze di contagio e per facilitare l’attività di contact tracing).
Fondamentale risulta la collaborazione del datore di lavoro per rendere questo tipo di l’isolamento ancora più efficace in quanto, oltre al comportamento del singolo, entra in gioco un approccio di sistema, garantito dalle singole aziende, dalle loro organizzazioni, dalla Federazione Trentina della Cooperazione e, sul piano dei controlli, da parte dell’Amministrazione provinciale. Parte di queste misure sono peraltro già previste e postitivamente sperimentate dal Protocollo di salute e sicurezza sul lavoro in agricoltura e nei lavori forestali.
Sempre in tema di ricerca di lavoratori stagionali per il settore primario, l’assessore competente ha evidenziato la necessità di continuare a lavorare, per questa stagione eccezionale a causa del covid, per l’introduzione temporanea di forme contrattuali sul modello dei voucher semplificati, che consentano alle aziende agricole trentine di avere una maggiore flessibilità ed un’efficace capacità di rispondere alle esigenze di manodopera.
Prosegue in ogni caso l’impegno messo in campo da Provincia e organizzazioni agricole per favorire l’assunzione di lavoratori iscritti alla lista specifica aperta presso l’Agenzia del Lavoro e per l’attivazione di strumenti e processi innovativi finalizzati a favorire l’efficace connessione fra domanda ed offerta di lavoro agricolo.