Carte scoperte per le Comunali a Riva del Garda
Il 20 e 21 settembre prossimo nel Garda trentino si andrà alle urne per eleggere i sei nuovi sindaci che per il prossimo quinquennio porteranno avanti, ciascuno per il Comune di competenza per il quale sarà eletto (o eletta) le istanze del territorio. Si vota ad Arco, Riva del Garda, Nago Torbole, Dro, Drena e Ledro (Tenno ha votato nel 2019).
A Riva i candidati sono ormai decisi: Cristina Santi, Laura Fraboschi, Adalberto Mosaner, Mauro Malfer e Andrea Matteotti. Sedici sono le liste a supporto dei sei candidati e candidate. Per il sindaco uscente Mosaner supportano il Partito Democratico, la lista “Autonomisti per Caproni”, quella dell’”UPT moderati” che fa capo all’assessore uscente Massimo Accorsi, al presidente del Consiglio Mauro Pederzolli e a Francesco Campisi, poi c’è quella de “La sinistra” con Mirko Carotta e il gruppo “Riva Bene comune” con riferimenti a “Futura” di Tommaso Ulivieri e Paolo Barbagli.
Con Mauro Malfer si sono schierati “La Scelta” di Rocco Frizzi e Franca Bazzanella, la “Nuova Riva” di Marco Tanas, il Patt con il segretario Marco Torboli e la coordinatrice Silvia Betta, poi “La Riva” degli ex Autonomisti dinamici Tommaso Caceffo e Sara Bombardelli cui si aggiunge “Progetto Civico” di Pietro Matteotti.
Il fratello di Pietro, Andrea Matteotti, corre per i pentastellati dei quali è attualmente referente in Consiglio comunale.
Cristina Santi è supportata dal centro destra e tre partiti: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia cui si aggiunge la civica di Lorenzo Prati “La Rocca.”
L’ultima candidata in ordine di tempo a presentarsi è stata Laura Fraboschi, capogruppo de “La Ninfea” la quale ha il sostegno e appoggio di Umberto Benaglio, “decano” della politica rivana ma anche di un certo Franco Tretter che di politica ne sa qualcosa. Inizialmente schierata a sostegno di Malfer, ora la civica La Ninfea corre da sola.