L’Alphacan rimanga ad Arco
Il Consiglio comunale arcense ha votato all’unanimità la mozione presentata dalla consigliera Todeschi e dal consigliere Ravagni che impegna l’amministrazione a far sì che lo stabilimento Alphacan rimanga in zona industriale ad Arco. Una decisione che avrebbe potuto essere presa almeno un anno fa, ma che arriva solamente oggi e dopo le ben note vicende che hanno portato al distacco di due elementi dalla maggioranza come l’ex vicesindaco Bresciani e l’assessora Tavernini. La mozione di Ravagni e Todeschi, infatti, è dell’agosto 2019. Voci che parlano di un possibile spostamento dello stabilimento da dove è ubicato oggi per far posto ad edilizia residenziale, con i vertici aziendali che cercavano di capire il futuro dell’azienda e quali sviluppi ad esse connessi potevano esserci. Idee che sono cambiate, timori passati di un trasloco chissà dove dello stabilimento, insomma un quadro occupazionale non certo chiaro anche per i dipendenti e maestranze impiegate nella produzione. Ottantatré, è bene ricordarlo, che lavorano e hanno famiglia, un posto di lavoro che con l’emergenza sanitaria ha dato già tagli occupazionali decisi in settori come il turismo, ad esempio. Un voto importante, dunque, anche se l’attuale amministrazione reggerà almeno fino al 20 settembre e che sancisce come Alphacan sia vitale per il tessuto industriale arcense e di tutto il Garda trentino. Si eviti un nuovo caso “Mariani” è il messaggio neanche tanto velato che è passato sul voto, trasferire un’azienda dal territorio in quel di Rovereto quando anche la viabilità del territorio “soffre” una progettualità che definire a singhiozzo è un eufemismo. Insomma, se l’area di via S. Sisto devesse essere ceduta Alphacan resti comunque nell’Alto Garda trovando un nuovo insediamento. Ad Arco, possibilmente.