Coronavirus: trecento dipendenti senza lavoro al “Du Lac” e al “Lido Palace” di Riva del Garda
I due Hotel più prestigiosi di Riva, unitamente alla nuova struttura Hoody Hotel sorta in via Francesco di Borbone ad Arco, danno lavoro a circa trecento persone. Tutte a casa o in cassa integrazione a causa dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus nel mondo. Un dato impressionante fornito dalle tre strutture che fanno capo ad un gruppo d’imprenditori del settore guidato da Paolo Pederzolli. Ottanta di loro sono assunti a tempo indeterminato, il rimanente con contratto stagionale, ma da aprile sono tutti a casa ad attendere come si evolverà la situazione, anche se le prospettive sono se non molto chiare certamente intuibili da chiunque. Persa Pasqua e perso anche il ponte del Primo Maggio, data per la quale si apre in pratica la stagione nel Garda trentino, dopo l’afflusso e il rientro della clientela per la festività che celebra la resurrezione di Gesù, le prospettive di recuperare qualcosa per l’estate sono molto deboli. Se per il “Du Lac et Du Parc” è proprio il fatto di avere a disposizione nello splendido parco i bungalow per la clientela, unica possibilità di limitare ai gruppi familiari il soggiorno rimanendo distanti dagli altri ospiti, oltre alla Residenza Murialdo, anche qui con appartamenti dedicati, la zona stanze probabilmente non sarà nemmeno aperta. Una situazione che il management di Paolo Pederzolli e soci affronterà nei prossimi giorni, tenendo conto della chiusura delle frontiere. Insomma, incassi minimi anche se così dovesse essere, personale ridotto all’osso e prospettive negative nonostante Pederzolli sia ottimista per natura. Il calcolo è di una perdita globale pari al 90% del fatturato, ossia sei milioni di euro per il Lido Palace e ben 16 per il Du Lac. Questo considerato che i vari servizi come le piscine, le beauty farm, i mini-club per i più piccoli e tutto il resto resteranno giocoforza chiusi agli ospiti. Una preoccupazione espressa da Pederzolli sia per i soci imprenditori ma anche per le famiglie dei dipendenti.