Le opposizioni consiliari di Arco interrogano sui morti in “Fondazione”

Claudio Chiarani23/04/20203min
20200321IMG_8078 arco CASA DI RIPOSO FONDAZIONE COMUNITA' DI ARCO A.P.S.P.

Trentuno quesiti rivolti al sindaco Alessandro Betta. Questo è quanto le opposizioni consiliari arcensi (Rullo, Todeschi, Ottobre, Braus, Colò, Ravagni, Del Fabbro) chiedono al primo cittadino di Arco in merito al numero, a loro dire esagerato, di decessi avvenuto in “Fondazione Comunità di Arco” a seguito dell’emergenza sanitaria Coronavirus. Troppi, dunque, per non chiedere come mai sia potuto accadere che così tanti ospiti siano deceduti ma senza intenti accusatori. Solamente per ottenere spiegazioni in merito. Perché, a loro dire, non si capisce ancora bene quanti e quali siano stati i reali decessi dovuti al covid-19 contratto visto che i dati non sono chiari. Un difetto di trasparenza da parte delle autorità, scrivono i firmatari, anche se il sindaco in videoconferenza ha in parte già risposto che una simile “inchiesta” porterebbe via ore e ore di lavoro ad altre cose più urgenti. Quello che le opposizioni chiedono, in sostanza, è capire se vi sono delle precise responsabilità e se per questo non sia necessario istituire un’apposita commissione d’inchiesta e convocare il direttivo della Fondazione in occasione del primo Consiglio comunale pubblico che sia possibile convocare. Risposte, insomma, su come sia stato possibile che il virus sia entrato in Fondazione, quali i provvedimenti adottati per evitare i contagi, visto che nella vicina residenza sacro Cuore non se n’è verificato nemmeno uno. E, inoltre, se sono stati fatti i tamponi e quanti, chi ha impartito le procedure per affrontare l’emergenza, i presidi di difesa per il personale e via dicendo. E se corrisponde al vero che il personale di Fondazione sia andato anche in altre strutture dove il virus era presente, così come l’utilizzo dei Dispositivi di protezione individuale siano stati sconsigliati al personale all’inizio al fine di non creare panico tra gli ospiti. Ottobre, però, va oltre, chiedendo alla Procura della Repubblica l’apertura di un fascicolo per rispetto dei morti e dei parenti che chiedono di sapere la verità, ma anche dei dipendenti al fine della tutela della loro salute.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche