Coronavirus: i deceduti di Arco saranno cremati a Gemona del Friuli
Non bastasse già la tristezza di non poter essere vicini al proprio caro nei suoi ultimi momenti di vita, si aggiunge ora anche la complicazione di non poter effettuare la cremazione a Mantova, presso l’ara convenzionata con il Comune. Troppi i morti e il tempio crematorio non riesce a rispondere a tutte le richieste. Ecco allora che la giunta Betta ha deciso di far trasportare i defunti in un’altra struttura a Gemona del Friuli, con un costo pari a 28.000 euro (800 a salma), per il servizio di affido e trasporto momentaneo per la successiva cremazione, nella località che venne colpita dal terremoto del 1976, che sarà affidato temporaneamente alla ditta Trentino Servizi Funerari. Mantova non ce la fa più, essendo il collettore di quasi tutto il nord Italia, per cui la decisione è stata obbligatoria. Il centro Servizi Funebri Basso Sarca e Ledro, normalmente ditta cui si appoggia l’amministrazione comunale per il trasporto al tempio di Mantova, non riusciva più a garantire il servizio per cui si è adottata questa decisione temporanea. Sono già state trasportate 36 salme, così la chiesa di Pratosaiano è stata “liberata” dai feretri che ora si trovano solamente nelle camere mortuarie di Arco e Massone. All’utente sono addebitati 250 euro, il rimanente è a carico del Comune.