La SAT di Riva continuerà a gestire la Capanna S. Barbara

Claudio Chiarani19/04/20202min
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È uno dei luoghi più frequentati dai soci della Sat di Riva o di Arco, non si fanno mai differenze di sezione d’appartenenza, che dalla chiusura per inagibilità ha privato tantissimi della sua ospitalità. La Capanna Santa Barbara andava sistemata e l’amministrazione comunale rivana sta continuando a lavorare affinché una volta passata l’emergenza Coronavirus i soci e volontari della Sat possano tornare a dar rifugio ed ospitalità ai tantissimi ospiti che amano quel luogo sulla Rocchetta. C’era molto da fare, sia sul fronte della messa in sicurezza sia su quello della continuità dei pasti che lì possono essere cucinati, dunque con l’incarico dato all’ingegner Giuseppe Bagattoli di Dro per un compenso di 15.970 euro, si dovranno effettuare rilievi, perizie idrogeologiche, la progettazione preliminare, la direzione lavori e le altre opere previste, acque reflue comprese in modo da poter ottenere l’agibilità. Dovrà essere messo in sicurezza, principalmente, il fronte roccioso che sta a monte della Capanna, con reti paramassi e barriere di protezione (laddove c’è il deposito dei Vigili del Fuoco e i serbatoi antincendio) al fine di mitigare il rischio, poi tutta quella serie di opere previste dal progetto preliminare tra cui anche una perizia geologica e geotermica oltre le già citate e previste affidate all’ingegner Bagattoli. È già trascorso un anno da che la Sat aveva consegnato le chiavi all’amministrazione rivana (era aprile 2019, infatti) di quella che era la baracca di servizio degli operai impegnati al lavoro nella centrale idroelettrica Enel di Riva, ma ora come detto si profila la prossima riapertura. Con tutte le certificazioni e, logicamente, appena passata l’emergenza Covid 19 che permetterà a tutti di tornare ad uscire da casa.

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