Sicurezza stradale, 40 telecamere puntate sull’Alto Garda
La videosorveglianza, ormai, è quasi del tutto indispensabile per individuare comportamenti che vanno contro la legge o la normale convivenza civile (si pensi al corretto conferimento dei rifiuti solidi urbani) e allora via all’installazione di una quarantina di videocamere atte allo scopo in tutta la Busa in quindici punti strategici. Nello specifico saranno occhi che permetteranno di vedere anche le targhe delle vetture e scovare quelle senza assicurazione, altra “piaga” purtroppo molto diffusa. Del progetto se ne parla da almeno tre anni, ma ora sembra che si sia arrivati al momento decisivo. L’amministratore di APM Bagozzi ha illustrato il progetto ai sindaci che in occasione del prossimo appuntamento della conferenza dei sindaci dovranno esprimersi in merito. Dalla località Maso Gobbo di Dro a nord verso la direttrice che porta a sud, passando per l’intersezione da Pietramurata a Cavedine, in zona lago Bagattoli sulla statale 45 bis, a Drena all’incrocio con Cavedine e verso Malga Campo. In via Battisti a Dro, alla rotatoria di S. Martino ad Arco, al lago di Tenno e all’ingresso del tunnel dell’Agnese verso Deva e Pranzo. Inoltre, al bivio all’Ampola per Tremalzo, al porto San Nicolò e alla rotatoria di via Monte Oro, al Circolo Vela Torbole, in località Gazzi e Passo S. Giovanni. APM farà da “service” e i dati raccolti saranno passati al Corpo di Polizia Locale Intercomunale. In ogni punto descritto s’installeranno due/tre telecamere atte alla lettura delle targhe anteriore e posteriore, identificare il tipo di macchina e il colore, insomma un progetto “globale” che andrà ad inserirsi nel progetto più ampio di “Trentino digitale” per una copertura provinciale più ampia. Il costo 350 mila euro interamente finanziato dall’amministrazione comunale rivana.