Galleria Adige – Garda, prove durate un solo giorno
Prove tecniche erano e tali sono rimaste. E terminate. Lo sversamento di acqua dallo scolmatore Adige – Garda nel lago è terminato un giorno prima del previsto, con la Provincia che ha cercato di ridurre al minimo la portata effettiva di metri cubi limitandone al massimo gli effetti, sia per le acque sia quegli visivi. Una rassicurazione data dal primo cittadino di Nago Torbole Gianni Morandi che ha seguito in prima persona gli sversamenti. Poche ore, dunque, e non cinque giorni come il Servizio Bacini Montani della Provincia di Trento aveva inizialmente annunciato, per completare la verifica tecnica di scarico e tenuta delle varie paratie. Operazioni che un’opera come la galleria che collega il fiume Adige al lago di Garda, realizzata allo scopo di prevenire eventuali piene lungo l’asta del fiume, pericolose per la popolazione, sono normalmente previste da una buona manutenzione. Un’operazione che ha sollevato polemiche tra i pescatori e qualche operatore del basso lago, ma che in questo caso con l’immissione di poche migliaia di metri cubi non dovrebbe aver creato danni per via dell’arrivo di acqua mista a limo, fango e, come sostiene qualcuno anche di sostanze che potrebbero essere riversate nell’Adige provenienti da lavorazioni e depurazioni poco “attente”.