Coronavirus: a Fai della Paganella tre turisti positivi al test, sono rientrati in Lombardia
Nel tardo pomeriggio di domenica 23 febbraio il presidente della Provincia autonoma di Trento con alcuni assessori e i dirigenti della task force predisposta per monitorare la situazione rispetto all’emergenza coronavirus hanno fatto il punto della situazione.
La novità riguarda una famiglia di 3 persone presente a Fai della Paganella da venerdì e proveniente da uno dei comuni lombardi interessati al fenomeno. Tutte e 3 sono risultate positive al test del coronavirus. Sabato hanno contattato una guardia medica la quale, seguendo i protocolli, li ha visitati. Le successive analisi, che dovranno essere confermate dall’Istituto Spallanzani di Roma, hanno dato esito positivo. Presentano sintomi leggeri, tipo raffreddore o lieve influenza.
“Grazie agli accordi presi con la Lombardia – ha spiegato il presidente della Provincia – le tre persone sono già tornate nel comune lombardo di residenza. La famiglia era in un appartamento privato e dalle notizie che stiamo assumendo e verificando i contatti con l’esterno sono stati del tutto minimali. Siamo in contatto – ha aggiunto – con le strutture ricettive per avere segnalazioni di eventuali presenze di persone provenienti dalle zone cosiddette rosse, dove si è diffuso il virus”. Ad oggi non ci sono persone residenti in Trentino contagiate. Secondo il presidente Fugatti “Non siamo di fronte a una situazione di rischio”.
Si è concluso senza complicazioni il viaggio verso casa della famiglia di turisti lombardi in vacanza a Fai della Paganella e risultati positivi al test del Coronavirus. La conferma è arrivata dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari che ha curato l’operazione di trasferimento verso una struttura sanitaria della Lombardia dopo che questo è stato concordato con gli interessati, originari di uno dei paesi per i quali è stato decretato l’isolamento.
Nel contempo proseguono gli accertamenti dell’APSS impegnata a ricostruire i movimenti dei turisti in questione che hanno soggiornato dallo scorso venerdì in un appartamento del paese dell’altipiano trentino.
Fra le novità, la decisione di intensificare l’igienizzazione dei mezzi di trasporto pubblico e la chiusura dell’Università, concordata con il Rettorato, per tutta la settimana.