La Ponale si conferma al top per passaggi bike e pedoni
Non c’era alcun dubbio che la famosa ex strada fatta costruire dal ledrense Giacomo Cis, oggi diventata sentiero di montagna che mette in collegamento la Busa con la valle di Ledro, fosse la “star” del turismo in mountain bike ed escursionistico. I contapassi messi in loco in sei punti del territorio, infatti, l’hanno consacrata come la più percorsa, sia a piedi sia in sella. 78.618 sono le persone che a vario titolo l’hanno percorsa in su e in giù, 261.531 quelle che, invece, hanno preferito farlo in sella alla mountain bike.
Primo gradino del podio sul quale era facile scommettere, ma ottimi risultati anche per le altre sei postazioni “monitorate” grazie a dei contapassi fatti installare da Garda Trentino S.p.A., l’Azienda di Promozione turistica d’ambito, che ha fornito i dati relativi ai passaggi da maggio a dicembre 2019. Numeri che confermano la bontà della zona e di che cosa il turista va alla ricerca quando arriva nel Garda trentino, ossia la tanto famosa “vacanza attiva” che si traduce nelle attività all’aperto, che non sono solo escursionismo o mountain bike sia chiaro, ma che comunque sono una bella “fetta” dei tre milioni e mezzo di presenze in stagione.
Oltre alla Ponale troviamo al secondo posto i passaggi presso la Centrale di Fies (108.916 in bici e 20.648 a piedi), al terzo il percorso panoramico del sentiero Busatte-tempesta, dove le due ruote sono giocoforza estromesse ma che registra il passaggio a piedi di 92.440 persone. Seguono, nell’ordine, il Dos del Clef sopra Padaro nell’ambito del sentiero 409b con 14.198 escursionisti e 52.331 biker, la discesa dal Monte Baldo con 16.679 passaggi a piedi e 51.058 in sella alle due ruote. Dulcis in fundo troviamo il Monte Calino e l’escursione al rifugio San Pietro con 9.064 passaggi a piedi e 27.407 in bicicletta. Insomma, dati confortanti ma sui quali è vietato “sonnecchiare”. Per questo l’APT è alla continua ricerca di percorsi che possono ampliare l’offerta globale della Busa.