Cinghiali, cormorani, nutrie e bostrici “flagelli” in Busa
L’allarme è ben noto: la presenza di numerosi branchi di cinghiali in zona, i quali per procacciarsi il cibo devastano i campi, è segnalata e controllata da tempo. Però, come affermano Mario Mazzoldi, presidente della sezione torbolana dei cacciatori, ed Ezio Berteotti, ispettore capo della Forestale, è necessario fare di più. Sono troppi quei suidi che scorrazzano sulle nostre cime, troppi cormorani che alle foci del Sarca si rimpinzano di pesci, troppe anche le nutrie che devastano gli argini del Sarca e, dulcis in fundo, troppi insetti come il bostrico, un insetto della famiglia dei coleotteri che scava nelle cortecce degli alberi fino a farli morire. Per questo Mazzoldi e Berteotti chiedono alla Provincia più avere più libertà nella lotta contro queste presenze. I cinghiali si riproducono in numero sempre elevato e per questo ne va contenuta l’espansione con più abbattimenti. Idem per le nutrie e i cormorani che causano seri danni all’ittiofauna locale, mentre per l’insetto la Forestale afferma ch,e nonostante le trappole, esso stia proliferando sui tronchi marci a causa del clima mite.