“Il commercio in Busa è saturo, sono i Prg che devono opporsi”
Arco, Riva, Nago Torbole e i centri limitrofi “soffrono” nel comparto del commercio, una situazione sotto gli occhi di tutti ma in particolare dell’associazione Commercianti Alto Garda e Ledro che lancia un grido d’allarme per bocca del suo presidente Claudio Miorelli: “Sono gli strumenti urbanistici – dice – che devono affrontare il problema dicendo chiaramente “stop” a nuove aree commerciali incentivando, invece, i centri storici che per loro vocazione sono i veri agglomerati di punti vendita all’aperto. Basta proposte come quella della Variante 15 ad Arco che prevede un nuovo Centro commerciale in zona S. Andrea, insomma, perché ormai si è arrivati alla saturazione anche dei pubblici esercizi e, addirittura, ad una regressione anche del comparto alimentare e non. Un trend che sta subendo l’intero territorio – prosegue Miorelli – con la facilità con cui cambiano le licenze permettendo il passaggio dall’alimentare al pubblico esercizio, ad esempio, perché lì la prospettiva del guadagno è maggiore. Il vero problema è la programmazione territoriale che deve, invece, salvaguardare il comparto del commercio. Basta a nuove aree commerciali, bisogna mantenere vivi i centri storici”. Miorelli precisa che di questo saranno “investiti” i nuovi amministratori eletti dopo il 3 maggio prossimo, anche se l’Associazione va ripetendo da anni la sua contrarietà alle nuove aree commerciali come, appunto, quella che la Variante 15 del Prg arcense vorrebbe lasciar fare. I “colossi” del settore, insomma, la devono smettere di farla da padrone.