Contrasto alla cimice asiatica: i consigli per eliminarla, un’app per segnalarne la presenza
La Cimice asiatica è un parassita particolarmente dannoso per varie colture agrarie, in particolare quelle frutticole e, pur essendo innocuo per uomo e animali, è stato predisposto dalla Provincia uno specifico Piano di azione per il suo contrasto fornendo precise e puntuali indicazioni agli operatori agricoli e stabilisce misure coordinate.
Originaria della Cina e segnalata per la prima volta in Trentino nel 2016 in un frutteto vicino all’autostrada a nord di Trento, la cimice asiatica (Halymorpha halys) è un insetto che arreca notevoli danni alle colture agrarie, in particolare alle piante da frutto. Considerata la sua notevole capacità di moltiplicazione (le nostre stesse case ne sono sempre più “invase”), anche a causa della mancanza di insetti antagonisti, già dal 2018 sono stati rilevati i primi danni su melo, mentre il 2019 è stato definito come anno di vera emergenza.
Il Piano prevede anche una serie di misure a sostegno del reddito delle aziende agricole danneggiate e degli organismi associativi.
Le cimici asiatiche si nutrono di piante, non causano danni diretti all’uomo e agli animali; se rimangono all’aperto difficilmente sopravvivono alle basse temperature invernali quindi in autunno si concentrano in gran numero in punti riparati, anche nelle abitazioni, dove passano l’inverno in una sorta di letargo. Come tutte le cimici, se disturbate, emettono odore sgradevole.
Come impedire l’ingresso nelle case:
utilizzare reti antinsetto o zanzariere per ostruire i punti di possibile entrata quali finestre (anche dei sottotetti), prese d’aria, comignoli e sigillare crepe e fessure e tutti gli accessi che consentono il passaggio delle cimici.
Come eliminarle:
utilizzare strumenti di pulizia che emettono vapore per stanare le cimici annidate nelle fessure;
utilizzare l’aspirapolvere per raccogliere le cimici che si trovano in posti più accessibili.
le cimici raccolte non vanno liberate all’esterno per evitare che si riparino in altri edifici e che la primavera successiva ritornino a danneggiare le piante; il miglior modo per eliminarle è immergere il contenitore in cui sono state raccolte in una bacinella d’acqua saponata per qualche minuto, il sapone impedisce loro di galleggiare causandone il rapido annegamento.
Le cimici morte vanno poi smaltite con i rifiuti organici.
L’uso di insetticidi per uso domestico è sconsigliato poiché tali prodotti sono poco efficaci e necessitano di ripetute applicazioni. Il loro uso è assolutamente da evitare negli ambienti ad uso abitativo in quanto possono essere pericolosi per le persone.
Si può segnalare la presenza della cimice asiatica tramite l’App BugMap, realizzata dalla Fondazione Edmund Mach. L’App può essere scaricata gratuitamente da App Store e Google Play Store.