Camp estivo per giovani climber ad Arco
Si è concluso nel fine settimana il terzo camp estivo per giovani e giovanissimi atleti agonisti dell’arrampicata sportiva (età da 5 a 18 anni), tenuto al campo scout di Laghel dalle guide alpine Lorenzo Daddario e Massimo Fiocco: un’ottantina i partecipanti, in tre gruppi di età diversa nelle tre settimane dal 12 giugno al 2 luglio. Venerdì 30 giugno la tradizionale visita del sindaco Alessandro Betta.
Una iniziativa relativamente recente che già è nota nel mondo del climbing. Si tratta di un’occasione per allenarsi, per dedicarsi alla propria passione, per passare un’estate divertente ma soprattutto per fare amicizia tra sportivi di squadre solitamente avversarie, superando la diffidenza e la chiusura che lo sport agonistico può indurre. Daddario e Fiocco sono affiancati da uno staff di collaboratori, ogni gruppo di bambini e ragazzi è seguito da sei adulti.
Gli obbiettivi del camp sono più d’uno, a partire da quello di aggregare ragazzi di società diverse per creare un gruppo allargato, in cui possano fare amicizia e condividere la loro passione, cosa impossibile durante le gare, cioè negli unici momenti in cui questi ragazzi s’incontrano. E poi organizzare un camp con focus sul climbing giovanile di livello alto, rigorosamente ambientato su pareti naturali, cioè roccia. Tutti i giovani climber, infatti, provengono da arrampicata indoor, e avvicinarli alla roccia è importantissimo per fornire loro un bagaglio di esperienza che sicuramente potrà fare la differenza dal punto di vista tecnico e psicologico, ma anche fare dell’arrampicata la loro passione, anche dopo la parentesi dell’impegno agonistico. Un altro obiettivo è far comprendere ai ragazzi l’importanza di lavorare in gruppo, ognuno con i propri compiti giornalieri, dato che atleti di una disciplina come il climbing possono essere portati a sottovalutarlo.
Naturalmente i ragazzi non solo d’arrampicata si occupano, e dopo gli allenamenti hanno a disposizione varie possibilità: ferrate, discese del fiume Sarca, slackline , canyoning, sempre con spostamenti in mountain bike.
Da parte del sindaco Alessandro Betta, che si è fermato a chiacchierare una mezz’ora con i ragazzi, i rinnovati complimenti per un’iniziativa di grande interesse che l’Amministrazione comunale segue con attenzione, sia per i valori sociali ed educativi, sia per la capacità di concorrere ulteriormente a consolidare l’immagine di Arco quale capitale internazionale dell’arrampicata sportiva.