Il broccolo di Torbole si fa biologico

Claudio Chiarani29/12/20192min
20191218_DSC7160 TORBOLE BROCCOLO

Il famoso ortaggio “figlio del vento”, il broccolo di Torbole, ha alcune virtù e qualità organolettiche rare ma Luca Rigatti, rappresentante dei produttori locali, ha spiegato che il settore dedicato al tipico ortaggio è in pieno sviluppo e che la sua azienda è pronta al “lancio” di una varietà di broccolo biologico. Come? Attuando la conversione dei terreni utilizzati per la coltura. “Produrrò inizialmente con la mia azienda – ha detto Rigatti – ma poi il settore subirà uno sviluppo intenso verso il biologico. Aldo Rosà, ad esempio, un altro coltivatore del broccolo di Torbole, ha iniziato il percorso di “conversione” dei sui terreni verso la produzione bio.” La conversione richiede almeno tre anni di tempo durante il quale i quattro produttori oggi sul mercato (Rigatti, Rosà, Briosi e Ghezzi) saranno impegnati, oltre che verso la produzione integralmente biologica dell’ortaggio, all’incremento del raccolto. Oggi si raccolgono dalle 150 alle 180 frutti del figlio del vento, presidio Slow Food, per una cucina che ne fa utilizzo sempre più gradito grazie alle qualità salutari. Un’eccellenza tra i suoi simili data dal fatto che la pianta, anche in inverno, non soffre il gelo grazie al vento che soffia da nord a sud al mattino e viceversa il pomeriggio ed impedisce il formarsi della brina tra le sue foglie.

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