Arriva lo studio di fattibilità per la ferrovia Mori – Riva del Garda
La decisione era nell’aria ed è stata formalizzata dalla Giunta provinciale, su proposta del presidente Maurizio Fugatti: la Provincia autonoma finanzia con 50.000 di euro la realizzazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione del collegamento ferroviario Mori-Riva.
L’eventuale collegamento ferroviario risulta coerente inoltre con le funzioni di corridoio che l’Unione Europea ha indicato sulla linea tra Helsinki e La Valletta (corridoio Ten T), comprese le relative opere complementari (in questo caso una diramazione che consenta un collegamento tra l’area tedesca, connessa all’Italia attraverso il valico del Brennero, e l’area del Garda, già oggi oggetto di congestionamento veicolare).
“Fra tutte le possibili nuove ferrovie di valle – ha detto il presidente Fugatti – quella che da subito ci sembra esplorabile è la diramazione del corridoio Ten T da Rovereto verso il Garda. Non solo la sponda trentina del Garda è sottoposta ad una intensa pressione turistica. Qui sta anche nascendo una ciclabile importante che, assieme ad un servizio di navigazione pubblica già esistente, si presterebbe anche a ragionamenti su una progressiva integrazione dell’offerta di trasporto pubblico. Stiamo lavorando anche alla mobilità su gomma, sia a Riva che più in generale in tutto il Trentino occidentale. Con Trentino Trasporti abbiamo studiato un servizio intensificato e cadenzato che prenderà il via nel corso del 2020. Si prevede un cadenzamento orario tra Riva e Trento via Sarche, e tra Madonna di Campiglio e Trento di nuovo via Sarche. Le competenze pianificatorie e realizzative, come pure i relativi oneri di costruzione e gestione manutentiva della tratta, potrebbero in verità essere in capo allo Stato, essendo la tratta Rovereto-Mori-Riva diramazione di collegamenti di carattere sovraprovinciale e addirittura sovranazionale”.