Il Trentino guarda con interesse alla Russia
L’economia russa è certamente alla portata del made in Italy e quanto detto in occasione del quinto Seminario italo-russo presso il Castello del Buonconsiglio ne è la dimostrazione. Tuttavia, per cogliere a pieno questa opportunità è necessario andare oltre il “prodotto” e proseguire sulla strada del dialogo, intensificando le relazioni economiche bilaterali verso un nuovo modello di cooperazione. Oggi la Russia sta investendo su innovazione e tecnologia, due direttrici su cui il know-how italiano può inserirsi con successo.
In apertura di lavori Achille Spinelli – Assessore allo Sviluppo economico della Provincia autonoma di Trento – ha sottolineato che “Se quello della Federazione Russa è uno dei mercati di maggiore rilevanza ed interesse dell’economia mondiale, il Trentino non si farà certo cogliere impreparato se pensiamo a due dei settori economici “più forti”: turismo e agrifood”.
Da un punto di vista commerciale, nell’ultimo anno tra Russia e Trentino è cresciuto l’interscambio seppur a fronte di un calo dell’export regionale. Secondo i dati diffusi dall’Associazione Conoscere Eurasia nel corso del seminario odierno, l’interscambio tra la regione e Mosca supera i 62 milioni di euro, in aumento del 8,7 % rispetto allo stesso periodo del 2018. Un risultato positivo dovuto all’impennata delle importazioni che sono complessivamente raddoppiate nel semestre considerato con quasi 21 milioni di euro. In diminuzione, invece, l’export per tutta la regione. Infatti, se Bolzano si ferma a quota 20,8 milioni di euro, le esportazioni trentine si fermano a 20,5 milioni di euro, entrambi in calo, seppur con percentuali differenti (-5% per Bolzano, – 18,6 % per Trento, complessivo in Regione 41,3 milioni di euro – 12,2%). Sul fronte turismo l’ultimo anno ha visto 36.000 turisti russi in Trentino nel 2018 e 120 mila presenze.
Ed in attesa di un cambiamento della politica internazionale dopo le dichiarazioni di apertura del recente G7 a Biarritz, la Russia continua ad essere non solo un Paese strategico ma anche un mercato decisivo di sbocco verso la grande Eurasia e la Cina. In questo la diplomazia del business ha un ruolo di primissimo piano.