AVVOCATO DI TORBOLE “NEW ENTRY” DEL ROTARY RIVA

Claudio Chiarani28/02/20193min
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È l’avvocato Claudia De Scolari Bonatti, “investita” ufficialmente dal presidente della sezione del Rotary Club Riva del Garda, Distretto 2060 Claudio Zanoni la nuova socia dell’ente benacense. La cerimonia si è svolta nelle sale dell’Hotel Liberty di Riva del Garda, occasione per dare il benvenuto alla nuova socia e per ascoltare una relazione sull’andamento del “prodotto” turismo da parte del presidente dell’Apt locale Garda Trentino S.p.A. Marco Benedetti. Dopo la foto di rito assieme alla consegna del gagliardetto Rotary alla nuova socia, Benedetti ha tenuto il suo intervento volto a dare ai presenti una sorta di “fotografia” dell’ospitalità locale. Ospitalità, va subito detto che deve aumentare di qualità e non di quantità, puntando sul “cavallo forte” del territorio, ossia la vacanza outdoor. Vacanza che se ad Arco punta tutto sull’arrampicata a Riva si rivolge in particolare al mondo della bike. Benedetti ha anche rivolto un invito a considerare il “vedere il lago dal lago” e le difficoltà di relazione con l’ente Navigarda che ne gestisce la navigazione. Orari e trasporti, ad esempio, per chi si vuole spostare con la propria bicicletta al seguito, impensabile fino a pochi anni fa il portarsela sul battello appresso. Benedetti, inoltre, ha tracciato lo “stato di salute” della vecchia via del Ponale, fulcro dei sentieri in zona per bellezza e unicità, necessaria sempre di attenzione e cura per via della sua orografia, ma ha anche detto che si sta dialogando col Comune di Nago Torbole per cercare un’altra “Ponale” sul lato est del Garda, che scenda dalle pendici del Baldo verso Torbole direttamente, senza passare per Brentonico. Garda unico sì, dunque, ma ancora con tate cose da “registrare”, ed è per questo che la platea è rimasta ad ascoltare attenta quanto Benedetti avesse loro da dire, per poi interagire con domande dirette su cosa sia meglio fare (e agire) per dare agli ospiti del Garda trentino la vacanza “perfetta”. A partire dalla tanto nota “Ciclovia del Garda”, uno “spezzatino” sintomo che andare d’accordo sul più grande lago italiano e progettare assieme qualcosa sia ancora oggi molto difficile. Esempio? Windsurf, arrampicata e la mountain bike le hanno portare i tedeschi sul lago, dov’erano gli operatori locali allora?