Ex Cattoi, dopo la sentenza del TAR il sindaco Zanoni richiama al rispetto delle regole e dell’interesse pubblico

Redazione19/12/20254min
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La recente sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha accolto il ricorso presentato dalla società Hager e Signoretti sulla vicenda dell’ex Cattoi continua a far discutere. A intervenire ufficialmente è il sindaco di Riva del Garda, Alessio Zanoni, che in un comunicato istituzionale prende atto delle valutazioni espresse dal TAR, ribadendo però la necessità di collocare la decisione all’interno di un quadro più ampio e complesso.
Il primo cittadino chiarisce di non entrare nel merito delle valutazioni giuridiche del tribunale, ma sottolinea come i fatti che hanno condotto alla variante urbanistica oggetto del contenzioso siano tuttora al centro di un procedimento penale in corso. Emergenze che, come riportato anche da diversi organi di stampa attraverso stralci di intercettazioni, delineerebbero – secondo Zanoni – «logiche per nulla condivisibili», che non possono essere ignorate nella lettura complessiva della vicenda.

 

Nel suo intervento, il sindaco si sofferma anche sulle dichiarazioni pubbliche rilasciate da Signoretti, in particolare sul richiamo al “rispetto delle regole”. Un richiamo che Zanoni definisce «quantomeno singolare», ricordando come dalle intercettazioni diffuse emerga un linguaggio e un atteggiamento incompatibili con un confronto corretto sul piano politico e istituzionale. Un riferimento che non ha, precisa il sindaco, un intento polemico fine a sé stesso, ma serve a ribadire che il passato non può essere semplicemente rimosso o dimenticato.
Zanoni richiama inoltre un altro passaggio fondamentale della storia urbanistica dell’area ex Cattoi: la precedente sentenza del TAR che aveva respinto il ricorso dei proprietari contro la decisione del Consiglio comunale di allora, sancendo la conclusione del piano attuativo e il ritorno dell’area a zona “bianca”. In quell’occasione, il tribunale aveva riconosciuto non solo il diritto, ma anche il dovere del Comune di procedere a una nuova pianificazione nell’esclusivo interesse pubblico. Un principio che, secondo l’attuale sindaco, è stato poi interpretato e applicato dalla giunta Santi con esiti che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
Alla luce della sentenza più recente e dell’indagine giudiziaria ancora in corso, Zanoni indica quale debba essere oggi il comportamento dell’amministrazione: rispettare le regole vigenti, anche quando non sono state definite dall’attuale maggioranza e anche qualora non siano condivise. Un dovere istituzionale che, afferma, va esercitato con rigore, trasparenza e attenzione all’interesse pubblico.

A sostegno della posizione del sindaco interviene anche la consigliera comunale Loredana Mascaro (Campobase – Noi per Riva), presidente della Commissione per la Mobilità e l’Ambiente, che evidenzia la correttezza istituzionale dimostrata da Zanoni nel rispettare l’esito della sentenza pur non condividendone il percorso. Un atteggiamento che, a suo giudizio, si distingue nettamente da quello di chi sembra compiacersi di una decisione giudiziaria che, inserita nel contesto generale della vicenda, appare «risibile».
Mascaro sottolinea come la questione non possa essere ridotta alla sola assenza di rilievi penali: anche ciò che non costituisce reato può rappresentare un modus operandi discutibile sul piano culturale, politico e istituzionale. Le intercettazioni pubblicate dalla stampa, afferma, pongono un problema di coerenza e credibilità del servizio pubblico che non può essere liquidato con un semplice «non c’è reato».
In attesa delle valutazioni del giudice sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura su uno dei principali capi d’accusa dell’indagine ancora aperta, Mascaro conclude ribadendo la necessità di pretendere verità, trasparenza e responsabilità. Perché ignorare certi comportamenti, avverte, significa di fatto legittimarli. (n.f.)