Dall’associazione AIL nuove risorse per il reparto Ematologia di Trento

Redazione16/12/20253min
Donazione-AIL

 

Prendersi cura della persona è importante quanto curare la malattia. È questa consapevolezza ad alimentare da sempre lo spirito e la generosità di AIL (Associazione italiana contro le leucemie – linfomi e mieloma), che anche quest’anno ha deciso di impegnarsi concretamente in favore dell’ematologia di Trento, donando un contenitore dry-shipper per il trasporto di materiali criogenici e finanziando una borsa di studio di tre anni per una psicologa. La consegna della donazione da parte di AIL, rappresentata dalla consigliera Adriana De Fanti, è avvenuta nel pomeriggio di oggi all’ospedale Santa Chiara di Trento, alla presenza del personale del reparto di ematologia, guidato dalla dott.ssa Anna Guella e della nuova psicologa Valentina Lazzeri.

 


 

16La psicologa opera all’interno della Struttura semplice di ematologia di Trento, in collaborazione con l’Unità operativa di psicologia clinica, svolgendo attività di supporto psicologico nei reparti di degenza ordinaria, nel day hospital ematologico e in ambito ambulatoriale. Il servizio è rivolto ai pazienti e ai loro familiari lungo tutto il percorso di cura e nella fase di follow-up, con l’obiettivo di integrare l’assistenza medica con quella psicologica. Nel corso dell’ultimo triennio hanno usufruito del servizio 185 pazienti oncoematologici e circa 30 familiari, a testimonianza dell’importanza di questo intervento in un momento di forte impatto emotivo e di cambiamento per la persona e il nucleo familiare.

Il contenitore criogenico per «dry shipper» è progettato per il trasporto sicuro di farmaci, campioni biologici e altri materiali che necessitano di conservazione a temperature criogeniche. Il dispositivo consente di mantenere una temperatura interna di circa -190 gradi e garantisce elevati standard di sicurezza anche durante il trasporto su strada, grazie a un sistema di assorbimento che impedisce la fuoriuscita di azoto liquido.

Le due donazioni rappresentano un’ulteriore importante tappa del lungo percorso di collaborazione tra AIL e l’ematologia trentina: nel corso degli anni l’impegno di AIL si è tradotto nell’acquisto di apparecchiature ad alta tecnologia e nel finanziamento di risorse umane, con borse di studio per medici, attività di aggiornamento professionale e figure specialistiche di supporto. Un’azione che nasce dalla consapevolezza che la cura della malattia debba andare di pari passo con la presa in carico globale della persona.