Santa Lucia porta magia e sorrisi alla Fondazione Comunità di Arco

Redazione13/12/20255min
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Alla Fondazione Comunità di Arco, in via Strappazocche, l’aria di dicembre ha sempre qualcosa di speciale. Le luci soffuse, il profumo dei biscotti, qualche nota di musica che arriva dai corridoi… ma quest’anno, nel giorno più atteso dell’Avvento, è accaduto qualcosa in più.
Santa Lucia si è fermata davvero, regalando ai residenti un pomeriggio di gioia, dolcezza e calore umano che rimarrà a lungo nei loro cuori.

Un pomeriggio di festa, tra emozioni e gratitudine
Grazie alla generosità di Elio Proch, Mauro Zampedri, Rossella Grottolo ed Enrico Leoni, la casa di riposo ha vissuto una giornata che è andata ben oltre la tradizione. I loro gesti di attenzione – piccoli doni, parole gentili, una presenza discreta e affettuosa – hanno trasformato il passaggio di Santa Lucia in un momento di autentica condivisione.
Molti ospiti, qualcuno con un filo di commozione negli occhi, hanno ricordato le “Lucie” di un tempo, quando erano loro a preparare i sacchettini di dolci per i nipoti o ad attendere quel tintinnio di campanelli che annunciava l’arrivo della Santa.
Ritrovarsi al centro di un pensiero così sincero ha scaldato l’atmosfera come poche altre cose sanno fare.

 

 

La creatività dei più giovani illumina la casa
E come in ogni festa che si rispetti, non potevano mancare i giovani.
I ragazzi della catechesi hanno portato un’energia nuova, fresca, contagiosa: insieme agli ospiti si sono immersi in un laboratorio dedicato alla decorazione dei biscotti, un’attività semplice ma capace di costruire ponti fra generazioni diverse.
Tra glassa colorata, zuccherini e risate improvvise, i tavoli si sono trasformati in piccole officine di creatività. I residenti, guidati dai ragazzi, hanno decorato biscotti da portare nelle proprie stanze o da scambiarsi come dono simbolico. Una scena fatta di mani che si sovrappongono, di sorrisi che si accendono, di un entusiasmo che sembrava crescere minuto dopo minuto.

Un clima che sa di comunità
Nel salone della Fondazione, venerdì pomeriggio, si respirava un clima che aveva il sapore delle vere tradizioni: quelle che non invecchiano mai e che ritornano ogni anno come un abbraccio.
La festa di Santa Lucia è diventata così un’occasione per ricordare che la vicinanza, l’ascolto e la condivisione sono i doni più preziosi che si possano ricevere.
La direzione e il personale hanno voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo momento: dalle persone che hanno donato tempo e attenzione, ai volontari che hanno collaborato nell’organizzazione, ai ragazzi che con la loro spontaneità, hanno regalato una luce nuova a un pomeriggio d’inverno.

Il valore di un gesto semplice
Alla Fondazione Comunità di Arco, la giornata di Santa Lucia si è trasformata in una piccola festa del cuore.
Una di quelle che non fanno rumore, che non cercano riflettori, ma che sanno lasciare una traccia profonda.
Perché, alla fine, la magia della Santa non sta nei doni, ma nel modo in cui riesce a unire le persone, anche solo per un pomeriggio.
E quest’anno, grazie alla generosità di tanti, quella magia si è sentita forte, limpida, luminosa. Proprio come un sorriso invernale che illumina la stanza. (n.f.)