Natale ad Arco, tradizioni in bilico: addio all’albero in piazza?

L’avvicinarsi delle festività natalizie riaccende il dibattito cittadino. Dopo la positiva decisione di affidare per tre anni l’organizzazione dei Mercatini di Natale ad Assocentro, l’amministrazione comunale si trova a fare i conti con una questione che sta animando politica e opinione pubblica: il destino del tradizionale albero davanti a Palazzo Giuliani.
Mercatini più diffusi e senza fuochi
Durante l’ultima seduta del consiglio comunale, il vicesindaco Luca Piantoni ha spiegato che la giunta è soddisfatta della collaborazione con Assocentro, che porterà i mercatini a svilupparsi non solo in piazza III Novembre ma in più punti del centro storico, con iniziative che toccheranno anche Palazzo Panni, la Galleria Segantini e la Stranfora.
Confermata invece la rinuncia ai fuochi d’artificio dell’8 dicembre: «Lo abbiamo detto fin dall’inizio – ha ribadito Piantoni –. Stiamo lavorando a soluzioni diverse che possano creare comunque momenti di festa e di partecipazione».
Il cuore del dibattito: l’albero di Natale
Se sui fuochi la linea della giunta è chiara, sull’albero non c’è ancora una decisione definitiva. La voce che l’amministrazione stia valutando di non portare più il grande abete in piazza III Novembre ha acceso il confronto. L’idea sarebbe quella di cercare forme alternative, magari meno impattanti e più sostenibili, per addobbare il cuore della città.
Proprio su questo punto si concentra la polemica lanciata dal gruppo Arco.fucinacomune, che accusa l’attuale maggioranza di essere “minimalista delle tradizioni” e di voler cancellare uno dei simboli più amati delle festività arcensi. «Un Natale senza il grande albero in piazza rischia di perdere il suo incanto», hanno scritto in un post, sottolineando come quel pino decorato sia da sempre un riferimento per famiglie e visitatori.
Tradizione, sostenibilità e identità
Il confronto non è solo politico: in città serpeggia la domanda se davvero un simbolo così radicato possa essere sostituito senza impoverire l’atmosfera delle feste. Per l’amministrazione la riflessione è aperta, nel tentativo di conciliare esigenze di sostenibilità con la volontà di rinnovare l’immagine del Natale arcense.
Una scelta che non è ancora stata presa, ma che già divide: da un lato chi chiede di preservare le tradizioni, dall’altro chi pensa sia arrivato il momento di sperimentare soluzioni nuove. In mezzo, una comunità che guarda a piazza III Novembre chiedendosi se quest’anno, davanti a Palazzo Giuliani, troverà ancora il grande albero illuminato o un simbolo diverso. (n.f.)