AUTOSTAZIONE DELLE CORRIERE A RIVA DEL GARDA, IN VIALE TRENTO NON VA PIÙ BENE

Claudio Chiarani29/08/20183min
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Una volta lì in cima, se non all’estrema periferia di Riva quasi, c’era un vivaio, e nella zona confinante con viale Trento in dicembre stazionavano gli “autini”, ossia il Luna Park che oggi trova (lo troverà ancora visto che oggi è privata?) posto nell’area ex Cattoi. Poi la città si è espansa, e allora la stazione delle corriere dal centro città (dove oggi c’è la sede dell’APT Garda Trentino) si è spostata lassù, col vivaio che le aveva lasciato il posto. Poi la città si è espansa, e in quella zona il rumore inevitabile degli autobus che vanno accesi la mattina per portare i pendolari al lavoro o gli studenti a scuola non lascia dormire. Per non parlare dell’ovvio inquinamento dovuto all’emissione del gasolio. l’assessore Provinciale Mauro Gilmozzi, che tra le sue deleghe ha la viabilità, dice che ci sono due ipotesi, una provvisoria e una definitiva. Un problema che va avanti da oltre un decennio, del quale il consigliere Savoi della Lega aveva sollevato la criticità. Spostare parte dei mezzi in un’area adiacente di proprietà della Patrimonio del Trentino, la quale però ha problemi di accesso, oppure spostarli in zona Quartiere Fieristico alla Baltera (in parte, almeno quelli che partono di prima mattina) in un’area locata sempre alla Patrimonio, oggi in comodato all’Ente Fiera (disponibile in tempi non di Fiere). Poi ci sarebbe l’area di San Cassiano, quella che era stata individuata per il trasferimento dell’autostazione, laddove sono stati ritrovati importanti reperti archeologici. Pare che la zona a nord-est sia possibile diventi fruibile svincolandola dalla Soprintendenza dei Beni archeologici (dopo carotaggi che dovrebbero dare il via all’utilizzo come deposito), e che il costo sia stimato sui 500 mila euro. Il tutto dopo verifiche burocratiche, un protocollo tra Comune e Provincia, lo svincolo da area agricola in area destinata ad attrezzature e servizi e la possibilità che l’area adiacente all’attuale deposito comunale possa divenire zona officina, lavaggio e rifornimento degli autobus. Si sposterebbe, così, tutta l’autostazione.

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