Riva del Garda e Notte di Fiaba senza fuochi: fine di un’era o nuovo inizio?

Le scenografie smontate, le luci spente, la città che lentamente ritorna alla quotidianità dopo cinque giorni di festa. Cala il sipario sulla “Notte di Fiaba”, la manifestazione simbolo dell’estate rivana, che quest’anno ha avuto come protagonisti i “Musicanti di Brema”. Un’edizione ricca di colori, spettacoli, parate e fantasia, ma anche segnata da una novità storica: per la prima volta, la conclusione non è stata scandita dalla tradizionale “notte dei fuochi d’artificio”.
Una festa che appartiene alla città
Dal dopoguerra a oggi (la prima edizione risale infatti al 13 settembre 1950, ndr), la Notte di Fiaba è diventata un appuntamento identitario per Riva del Garda: una festa che porta in scena ogni anno una storia diversa, trasformando il centro cittadino e il lungolago in un palcoscenico diffuso. Quest’anno, il racconto dei fratelli Grimm ha animato le vie con musica, maschere e creatività, conquistando grandi e piccoli.
Gli organizzatori parlano di una comunità che ha risposto con entusiasmo, popolando piazze, giardini e spazi dedicati. “La nostra cittadina si è trasformata in un palcoscenico di fantasia – scrivono in un messaggio di ringraziamento – dove grandi e piccoli hanno potuto conoscere da vicino i protagonisti della fiaba e lasciarsi trasportare dall’avventura”.
L’assenza dei fuochi e il dibattito sulla tradizione
Se la magia della fiaba ha incantato per giorni, a far discutere è stata soprattutto l’assenza dello spettacolo pirotecnico finale (vedere il post dell’ex sindaco di Riva, Cristina Santi, che ha raccolto centinaia di like, ndr). Una scelta che rompe con la tradizione e che, inevitabilmente, apre un confronto tra passato e futuro della manifestazione.
Per alcuni, i fuochi rappresentavano il cuore emotivo della festa, un appuntamento che attirava migliaia di spettatori sul lago. Per altri, invece, l’addio era già nell’aria, tra sensibilità ambientale, sostenibilità e sicurezza. Il tema, insomma, si intreccia con i grandi dibattiti che attraversano le città turistiche: come conciliare la spettacolarità con il rispetto dell’ambiente, come ridurre l’impatto senza spegnere l’incanto. Anche se, bisogna pur dirlo, a Limone sul Garda e Malcesine, a pochi chilometri da Riva, come pure a Dro, la magia dei fuochi d’artificio estivi resta intatta.
Sponsor e sostenibilità
L’edizione 2025 ha voluto sottolineare con forza il tema della sostenibilità, grazie anche al contributo di sponsor e partner. Dalla collaborazione con Dolomiti Energia al supporto di AGS Alto Garda Servizi, passando per la Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto e aziende storiche del territorio come Agraria Riva del Garda e Forst, ogni tassello ha contribuito a un evento pensato non solo come intrattenimento, ma anche come occasione di riflessione.
Un esempio concreto è stato il lavoro con Fedrigoni Special Papers, che ha reso possibile la realizzazione del “Corriere della Fiaba”, totem informativi e maschere per la parata degli “Animali Suonati”.
Oltre i fuochi, verso il futuro
Il successo della Notte di Fiaba non si misura solo nei numeri o nelle presenze, ma nella capacità di trasformare Riva del Garda in un luogo di incontro, immaginazione e appartenenza. L’assenza dei fuochi, se da un lato lascia un vuoto simbolico, dall’altro può rappresentare l’occasione per ripensare le modalità con cui una tradizione storica si rinnova senza perdere la sua anima.
La domanda che rimane sospesa è una: quale sarà il volto della Notte di Fiaba nei prossimi anni? Magari meno pirotecnico, ma sempre capace di far sognare.
Nicola Filippi