Memorie di guerra dai ghiacciai: recuperati i resti di un soldato nelle Giudicarie

Redazione26/08/20253min
SOLDATO I GUERRA CARABINIERI


 

I ghiacci delle Dolomiti di Brenta hanno restituito un frammento di storia rimasto celato per oltre un secolo. Sulla Vedretta di Lares, a quota 3.120 metri, i Carabinieri della Stazione di Carisolo e la Squadra di Soccorso Alpino Carabinieri di Madonna di Campiglio hanno recuperato i resti di un soldato della Prima Guerra Mondiale, probabilmente appartenente all’esercito austro-ungarico.
Il ritrovamento è stato reso possibile dal progressivo ritiro del ghiacciaio, che ha custodito il corpo del militare dal tempo del conflitto. Nonostante la decomposizione dei resti umani, la divisa e parte dell’equipaggiamento risultano ancora sorprendentemente ben conservati, offrendo nuove possibilità di studio per storici e archeologi.

 

L’operazione si è svolta sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia di Trento – Ufficio Beni Archeologici, con il coordinamento della Procura di Trento. I resti sono stati trasferiti in laboratorio, dove verranno sottoposti ad accertamenti autoptici e analisi specialistiche per tentare, se possibile, di restituire un’identità al soldato rimasto per più di cento anni sepolto nel ghiaccio.
Il ritrovamento si inserisce nel solco delle numerose testimonianze della “guerra bianca”, combattuta tra i ghiacciai e le creste alpine durante il conflitto del 1915-1918. Le operazioni di recupero, rese possibili dall’esperienza degli specialisti del Soccorso Alpino Carabinieri, non hanno soltanto un valore scientifico e storico, ma anche simbolico: riportano alla luce le vicende di uomini che, in condizioni estreme, hanno perso la vita tra queste montagne.
Un nuovo tassello, dunque, nella ricostruzione della memoria della Grande Guerra, che proprio sulle vette dell’arco alpino ha lasciato alcune delle sue tracce più struggenti e durature.