DATI TURISMO, SEGNALI POSITIVI MA… È TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA?

Siamo a metà stagione, e i primi dati forniti da Garda Trentino S.p.A. dicono che da gennaio a giugno l’occupazione dei posti letto è aumentata, gli arrivi e le presenze sono in crescita (+2,2% con un +1,2% sulle presenze che sono quantificabili in 3,5 giorni di permanenza media) nonostante giugno non sia stato “buono” e il calo sia stato quantificato (per giugno intendiamo) in un -12,4% per le presenze straniere e un -3,9% per quelle degli italiani. Un calo maggiormente sentito nel settore extralberghiero (-21,4%) da attribuirsi al maltempo, ma che per gli operatori appare abbastanza “nella norma”. Cali che rientrano in un semestre positivo, dunque “capibili”. La Pasqua bassa ha portato un generoso + 128% a marzo, dunque dati positivi e negativi vanno riportati in un contesto annuale che dirà se la fatidica soglia dei tre milioni e mezzo (e oltre) di presenze potrà essere superato. Tra le “problematiche” che il presidente di Garda Trentino Marco Benedetti ha evidenziato c’è sicuramente il boom delle case in affitto, non “rintracciabili, dunque impossibile da conteggiare ai fini statistici. In giro, però, tra gli operatori commerciali e turistici si dice che le aziende grandi distributrici di prodotti alimentari siano in calo sulle consegne di un buon 30%. Forse anche chi va in albergo mangia in camera? Difficile da credere, tuttavia la “voce” è abbastanza diffusa e condivisa, con la ristorazione che segna un -20% a giugno. Nel commercio si chiedono dove siano tutte queste persone, col un unico punto in comune: puntare sulla qualità e non sulla quantità.