“Combinazioni”: lo sguardo dei musei provinciali verso la stessa direzione
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“Ragionare in prospettiva sistemica e secondo una logica di rete: per i musei provinciali significa includere la propria identità in una prospettiva a più dimensioni, sia dal punto di vista professionale, sia per la ricchezza dei saperi. Il collante che permette di avviare relazioni collaborative tra le varie istituzioni museali da oggi ha un nome, è il progetto “Combinazioni”, un progetto nel quale, attraverso il ruolo strategico della comunicazione, il sistema museale provinciale acquisisce maggiore consapevolezza della forza del “fare rete” e ciascun museo contribuisce con una propria interpretazione”, queste le parole della vicepresidente e assessore alla cultura e allo sport Francesca Gerosa nel corso della presentazione del progetto AL Teatro sociale di Trento, alla presenza dei numerosi direttori coinvolti.
Il benessere della persona, lo spirito di gruppo, la sfida al rinnovamento, la partecipazione attiva e responsabile, la ricerca dell’eccellenza sono solo alcuni dei valori che cultura e sport possono scambiarsi e approfondire. Sotto la comune denominazione “Combinazioni. Caratteri sportivi” sono nate le sei proposte museali:
“Palestra olimpica. Sport, scienza e salute”, curata dal MUSE;
“Arte e sport. Le sfide del corpo”, curata dal Mart;
“Vivere l’inverno. Realtà e immaginario attraverso i secoli”, curata dal Castello del Buonconsiglio;
“Dal lavoro al gioco: attrezzi, giocattoli e giochi invernali”, curata dal METS;
“Performance e Competition”, curate dalla Fondazione Museo storico del Trentino;
“Allenare la democrazia”, curata dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi.
Si è ritenuto importante anche svolgere un’analisi dei dati di frequentazione dal 2019 al 2024 per ragionare, partendo dagli andamenti, sullo sviluppo di una programmazione mirata ed efficace che ben si sposa con la costruzione di un progetto condiviso tra i musei provinciali. Ne ha parlato la referente sviluppo e progetti dell’Assessorato alla Cultura PAT Roberta Opassi.
Suddividendo l’anno in due periodi: maggio-settembre e il resto dell’anno tra il 2019 e il 2024, è stato possibile osservare l’impatto della pandemia sulla pratica culturale e il progressivo recupero della frequentazione museale, che attualmente supera i livelli prepandemici.
Alcuni dati: rispetto al 2019, nella stagione estiva 2024, il Mart ha registrato un incremento del 32,7%, il METS del 42,2%, e la Fondazione Museo Storico del Trentino ha quasi triplicato gli ingressi rispetto al periodo prepandemico. Inoltre, tra ottobre 2023 e aprile 2024, i musei trentini hanno superato i livelli degli anni precedenti, con oltre 645 mila ingressi, segnando un incremento del 12% rispetto al 2019 e del 3,4% rispetto all’anno precedente. Agosto 2024 è stato il mese con il maggior numero di visite in assoluto (147,5 mila), seguito da aprile 2024 (127,6 mila) e marzo 2024 (119,3 mila), grazie anche all’effetto delle festività pasquali e del ponte del 25 aprile.
In apertura dell’incontro, moderato dal responsabile dell’Ufficio Stampa PAT Giampaolo Pedrotti, sono stati presentati anche due importanti progetti che vedono protagonisti i musei trentini.
Il primo vede l’accreditamento delle istituzioni museali della Provincia autonoma di Trento nel Sistema Museale Nazionale, la rete dei musei italiani istituita nel 2018 e coordinata dal Ministero della Cultura.
Il secondo progetto riguarda l’Anno dei Musei dell’Euregio 2025 che vedrà quest’anno coinvolte diverse realtà museali in rete con una serie di tematiche a carattere transfrontaliero ispirate ad un evento cruciale nella storia dei tre territori.