È tornato a suonare l’organo della Collegiata di Arco: il video delle prime note
“Alleluia!” L’organo della Collegiata di Arco è tornato a suonare. Forte, potente, armonioso, celestiale. Nella mattina di martedì 28 gennaio, per quasi due ore, il professor Paolo Delama, laureato in Composizione liturgica al conservatorio Bonporti di Trento, ex presidente dell’Associazione Organistica Trentina “Renato Lunelli”, referente del Servizio Liturgia presso la Diocesi di Trento, insieme al professor Tarcisio Battisti e al professor Luca Moser, colleghi per parte di Arcidiocesi della Commissione Organi, hanno suonato lo strumento costruito ai primi del Novecento del secolo scorso dalla ditta austriaca Gebrüder Mayer di Feldkirch, che nel 2018 era stato smontato e portato “in officina” per una completa revisione e soprattutto per salvarlo da polveri, ossidazioni e degrado.
Un attento restauro e risanamento conservativo, effettuato con grandissima maestria e bravura dall’organaro Andrea Zeni di Tesero, anche lui presente allo “storico” momento. Dopo due ore di armonie, il collaudo si è concluso. Con il verdetto positivo tanto atteso dalla comunità arcense.
Il restauro dell’organo della Collegiata di Arco si è basato sullo studio elaborato da Zeni, che ha visto il riutilizzo di tutte le canne del vecchio organo, con l’aggiunta di alcune nuove, redistribuite su tre manuali con pedaliera, trasmissione meccanica e 43 registri. “Tutta questa attesa ne è valsa la pena”, commenta un emozionato don Francesco Scarin, mentre ascolta dalla navata centrale i professori impegnati a suonare.
Al collaudo finale dell’organo era presente anche l’architetto Fabio Pasquarè, il quale, insieme all’ingegner Luca Oss Emer (Studio New Engineering), ha studiato il riposizionamento e il consolidamento della cantoria, per assicurare maggiore staticità della balconata in legno. Mancano ancora le statue dei musici sulla balconata, ma è solo questione di tempo. Sono ancora in fase di restauro. Già pronto invece il nuovo pavimento in legno di larice della cantoria. “Sarà posizionato quanto prima”, assicura don Francesco Scarin.
“Il risultato è veramente bello”, sia a livello estetico, sia a livello sonoro, commenta ancora il parroco di Arco. Per celebrare la felice conclusione del restauro, “organizzeremo un evento, aperto a tutta la città. Inoltre ci accorderemo con il professor Delama e l’Associazione Organistica “Renato Lunelli” per concordare anche una serie di concerti all’interno della nostra Collegiata”.