Arco sarà più inclusiva, avviato il processo per la stesura del “Peba”

Nicola Filippi16/12/20245min
20240907_MARCIA CARROZZINE DISABILI BARRIERE ARCHITETTONICHE ARCO (12)



 

Sarà un percorso lungo, articolato e soprattutto partecipativo. Ma alla fine porterà alla stesura del “Peba”, acronimo che sta a significare Piano Eliminazione Barriere Architettoniche. Siano esse sensoriali, fisiche e cognitive. Per una città di Arco sempre più inclusiva e moderna. Era tempo che l’assessore della giunta Betta, Nicola Cattoi, ci stava ragionando con gli uffici. Nella seduta di giunta del 10 dicembre, è stato sottoscritto il primo atto: l’indirizzo formale per dotare il Comune di Arco di questo importante strumento di civiltà, dando mandato pieno al Dirigente dell’Ufficio Tecnico di avviare “la ricerca dei professionisti in grado di predisporre un Peba – spiega lo stesso assessore Cattoi a La Busa – è un atto importante per la giunta e il progetto durerà parecchio tempo, si concluderà probabilmente dopo le elezioni, come tempistiche. Ma io ci tengo ad avviare la raccolta di tutte le informazioni, con tutti gli stakeholder e le associazioni, anche attraverso momenti partecipativi”.
Ma cosa sono questi Peba? Ne avevamo parlato durante la recente marcia delle carrozzine, in centro ad Arco. I partecipanti, allora, avevano chiesto “un cambio di mentalità alla politica“. A quanto pare, il messaggio è arrivato. Nitido e efficace.
“È lo strumento che consente ai Comuni e agli enti pubblici di monitorare, progettare e pianificare gli interventi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche negli edifici e negli spazi urbani – si legge nella delibera di giunta – I Peba sono piani finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici e negli edifici pubblici già esistenti”. I Peba sono “strumenti di monitoraggio, pianificazione e programmazione degli interventi volti a garantire l’accessibilità e la visitabilità degli edifici pubblici, l’accessibilità degli spazi urbani pubblici costruiti o naturali e la fruizione dei trasporti da parte di tutti”.
“L’elaborazione di tale piano costituisce il presupposto per la programmazione, la pianificazione, la calendarizzazione temporale delle opere pubbliche e degli interventi dell’Amministrazione finalizzati all’eliminazione della barriere architettoniche ancora esistenti sugli edifici e spazi pubblici – si legge ancora nella delibera di giunta – L’Amministrazione comunale intende pertanto dotarsi del “Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche” – Peba avendo valutato di fondamentale importanza perseguire l’obbiettivo di accrescere il grado di accessibilità universale a tutti gli spazi, fisici e virtuali, del territorio urbano, al fine che tutti possano fare le stesse esperienze, andare negli stessi luoghi e godere la stessa socialità”.
“Massima attenzione sul tema, massima visibilità al progetto”, ripete l’assessore Nicola Cattoi. Il quale sottolinea ancora l’importanza del percorso partecipativo. E, secondo noi, l’appello lanciato durante la “marcia delle carrozzine” è stato efficace per smuovere le tante sensibilità presenti all’interno del Municipio.
“Era un bel po’ di tempo che ci ragionavo sulla questione – ammette l’assessore Cattoi – ma dopo quella manifestazione abbiamo cominciato a ragionare seriamente sulla problematica sollevata. Dentro la struttura comunale non abbiamo figure professionali in grado di costruire un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Così, in accordo con il dirigente dell’Ufficio tecnico abbiamo deciso di individuare le figure professionali per avviare il progetto”.
Il progetto è composto da tanti passaggi: “C’è una fase di ascolto, di ragionamento con i vari stakeholder, di rilievi, di stesura delle mappe e di tanti altri passaggi importanti per raccogliere tutte le sensibilità sul territorio – conclude con non poca soddisfazione l’assessore Nicola Cattoi – ci siamo presi del tempo per capire come muoverci, senza tralasciare alcun dettaglio. Ora siamo arrivati ad un punto importante”.