Violenza di genere, serata Lions Club e Andromeda
“Diventare donne: adolescenti fra violenza, accettazione e rifiuti ruoli di genere” è il tema della conferenza organizzata da Lions Club Arco Riva e l’associazione AnDROmeda, alla quale è stata invitata, in qualità di relatrice, l’antropologa Michela Zucca. La serata è in programma venerdì 13 dicembre, alle 20.30, al Grand Hotel Liberty di Riva del Garda. L’ingresso è libero.
Quello che il Lions Club Arco Riva, in collaborazione con Associazione AnDROmeda, propone venerdì 13 è “un interessante incontro per sensibilizzare e informare sul tema “violenza di genere” – spiega l’avvocato Paolo Bonora, presidente del Lions Club – L’incontro si terrà a Riva del Garda alle 20.30 presso il Grand Hotel Liberty (che ringraziamo per la disponibilità) con ingresso libero”. “Un’iniziativa che ci permetterà di comprendere quali sono le aspettative degli/lle nuove generazioni”, spiegano invece dall’associazione AnDROmeda.
“Con l’espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso – spiegano dal Ministero dell’Interno – La normativa contro la violenza di genere persegue tre obiettivi principali: prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime. Con l’introduzione nel 2009 del reato di atti persecutori-stalking, che si configurano in ogni atteggiamento violento e persecutorio e che costringono la vittima a cambiare la propria condotta di vita, fino alla legge sulle ‘Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere’, risultano infatti rafforzati la tutela giudiziaria e il sostegno alle vittime, una serie di aggravanti e la possibilità di permessi di soggiorno per motivi umanitari per le vittime straniere di violenza”.
Nella sua conferenza, l’antropologa Michela Zucca focalizzerà il tema, partendo dall’adolescenza. “Si dice che inizi con la pubertà – spiega la dottoressa Zucca – ma lo stesso fenomeno biologico dello “sviluppo” sembra in qualche misura dipendente dalle condizioni sociali in cui si manifesta. È la cultura di riferimento che determina la biologia e non viceversa: questa la grande scoperta antropologica – ribadisce – si è verificata negli ultimi cento anni un’accelerazione del ritmo del cambiamento fisico dei soggetti in età evolutiva”. A scuola, spiega ancora la dottoressa Zucca, le ragazze sperimentano la “parità di trattamento” che però non ha eguali nella vita quotidiana né nel mondo del lavoro. In Italia, purtroppo, un terzo delle donne e il 20 per cento delle minorenni, ricevono violenza, nel 90% dei casi, in ambito familiare. Dati allarmanti, riferisce l’antropologa. Come quelli degli stereotipi di genere di cui sono portatori i nostri giovani, emersi dalla ricerca GAP – Giovani Alla Prova del 2020 e dalle indagini svolte nell’ambito dell’Osservatorio Mutamenti Sociali in Atto, l’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irpps).