I 50 anni dell’ITT Marconi di Rovereto
Diverse generazioni di studenti e professori si sono ritrovate al palazzetto dello sport di Rovereto per celebrare i 50 anni dell’ITT Marconi. Non sono mancate le strette di mano, i complimenti e le pacche sulle spalle tra di loro, che magari non si vedevano da diversi anni. Non sono nemmeno mancati gli applausi e i momenti di commozione quando è stato chiamato dal palco lo storico preside dell’istituto Giancarlo Robol. Una serata in cui si sono ripercorse le tappe fondamentali dell’istituto dalla sua creazione con video, immagini e testimonianze, analizzando lo stato attuale e gettando uno sguardo al futuro della formazione tecnica. Presenti in sala anche la vicepresidente e assessore all’istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e pari opportunità della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa e l’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli.
“L’istituto Marconi – ha affermato l’assessore Spinelli – ha la grande ambizione di rappresentare il collegamento tra il mondo della formazione, il mondo del lavoro e della ricerca. Un lungo percorso che ha portato la scuola a sviluppare competenze che oggi fanno del Marconi un istituto di riferimento del Trentino. Un’istituzione sempre ai vertici della competitività in termini di formazione, che vuole essere un soggetto innovatore, far sviluppare e crescere le competenze dei propri studenti oltre a renderli soddisfatti della formazione ricevuta, ed essere protagonista anche al di fuori delle aule scolastiche, come per esempio nella meccatronica”.
A fare gli onori di casa la dirigente scolastica Daniela Depentori alla presenza del soprintendente scolastico ed ex dirigente del Marconi Giuseppe Rizza: “Il Marconi è una scuola che da sempre esplora le frontiere dell’apprendimento e dell’innovazione didattica – ha dichiarato – Può farlo grazie alla qualità dei suoi insegnanti, alla professionalità di tutto il personale tecnico e amministrativo e alla passione degli studenti. Un modello di scuola che continua a contribuire alla crescita del territorio provinciale”.