Il nuovo presidente CdA dell’Università di Trento Franco Bernabè accolto in Provincia

Redazione26/11/20242min
Franco Bernabè - Maurizio Fugatti
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Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e quello del Consiglio Provinciale Claudio Soini hanno incontrato il nuovo presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Trento, Franco Bernabè.

Un momento cordiale di saluto, ma anche un’occasione per ribadire l’importanza della collaborazione tra la Provincia e l’ateneo per lo sviluppo del territorio.
“Durante l’incontro con il presidente Bernabè è stata rinnovata la comune volontà di lavorare per continuare a valorizzare il ruolo centrale dell’Università di Trento nello sviluppo culturale, economico e sociale del Trentino – le parole del presidente Fugatti – La sua esperienza e la sua visione saranno fondamentali per affrontare le sfide future che attendono l’ateneo e per rafforzare ulteriormente la già forte l’attrattività del nostro sistema universitario, anche nei confronti del mondo industriale. Auguro al presidente Bernabè buon lavoro, certo che il rapporto tra Provincia e università sarà sempre più solido, leale e proficuo”.

Franco Bernabè era stato designato dall’esecutivo provinciale al ruolo di presidente del Cda dell’ateneo trentino lo scorso 25 ottobre e si era insediato ufficialmente il 31 ottobre. L’incarico ha una durata di sei anni. Tra i suoi moltissimi incarichi precedenti, quello di A.D di Telecom Italia, presidente del Mart e della Biennale d’arte di Venezia.

Durante l’incontro con il Presidente Soini, Bernabè ha elogiato i tanti plus del sistema provinciale, spesso all’avanguardia nazionale, osservando che occorre massimizzare la loro ricaduta in termini di economia e sviluppo del territorio. Per riuscirci – ha detto – una delle battaglie da vincere, qui come nel Paese, è quella contro la crisi demografica e la tendenza di troppi giovani di valore ad andarsene all’estero per restarvi. Tra i due presidenti c’è stata massima apertura di credito reciproca in vista di possibili e auspicabili collaborazioni e interazioni tra ente consiliare e ateneo.