Cooperativa Arcobaleno: festa sociale e grido d’allarme

Redazione21/10/20243min
arcobaleno



 

Venerdì 25 ottobre al centro polifunzionale di San Giorgio a partire dalle 17.30 ci saranno degustazioni, musica, stand di artigianato, una biblioteca vivente ed esposizioni artistiche. Una festa della Cooperativa sociale Arcobaleno per far conoscere i tanti servizi che offre, in particolare l’assistenza domiciliare, ma anche per lanciare un grido d’allarme. All’iniziativa, infatti, è stato invitato anche l’assessore provinciale alla salute, alle politiche sociali e alla cooperazione Mario Tonina, al quale la presidente Chiara Dossi consegnerà un documento che descrive una situazione che denatalità e invecchiamento della popolazione stanno rendendo insostenibile.

«Nel documento ci saranno le nostre riflessioni sui servizi sociali – ha spiegato la Presidente – perché stiamo assistendo a un cambiamento epocale, ma il sistema dei servizi sociali è fermo a quarant’anni fa. In Trentino solo 2 persone non autosufficienti su 10 entrano nel sistema dell’assistenza, le altre sono a carico delle famiglie che si trovano a dover sopportare livelli di sofferenza altissimi. Serve una grande ristrutturazione complessiva dell’assistenza, in particolare di quella domiciliare. È un problema di risorse, evidentemente, ma non solo: occorre anche unire le forze per poter offrire, tutti assieme, un servizio migliore. E serve personale, sempre più difficile da reperire. È un ragionamento che stiamo facendo già da qualche anno, l’idea è creare un tavolo con la Provincia che inizi a pensare il cambiamento. Noi non abbiamo soluzioni, l’invecchiamento della società è già in atto, e i problemi drammatici della comunità anziana sotto gli occhi di tutti, ma quello che è certo è che siamo in grave in ritardo».

Alla presentazione dell’evento hanno preso parte anche l’assessora arcense Francesca Modena e altri componenti della Cooperativa.

Per quanto riguarda il lato festaiolo dell’iniziativa, la direttrice ha spiegato che la cooperativa Arcobaleno, con i suoi 90 dipendenti e 80 soci, è di fatto un’azienda di medie dimensioni: «Ci rendiamo conto che non siamo conosciuti per quello che facciamo -ha spiegato- Facciamo anche attività culturali che propongono riflessioni sui temi a noi chiari, e insomma è giunto il momento di provare ad avvicinare la comunità, in modo che tutti sappiano cosa possiamo fare per loro».

«I segnali che provengono dalla società sono preoccupanti – ha detto l’assessora Francesca Modena – e Arcobaleno, impegnata da tempo sui temi sociali, fa oggi da campanello di allarme. L’unica soluzione è creare consapevolezza, solo così può nascere un movimento d’opinione che riesca a portare a un cambiamento».

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