Tutti ai corsi di italiano: Fondazione Ledro sostiene l’impegno dei volontari

Redazione19/10/20243min
Corsi italiano orizzontale



 

Stanno riscuotendo ampio successo le lezioni di italiano in Valle di Ledro alle quali partecipano persone nate in Guinea, Pakistan, Costa d’Avorio, Albania e tanti altri paesi. Un progetto possibile grazie al sostegno e l’impegno dei volontari della Fondazione Ledro. Gli iscritti sono già una quarantina tra le sedi di Tiarno di Sopra e Locca.
Le lezioni si svolgono le sere di lunedì e mercoledì e il pomeriggio di giovedì. Ogni lezione prevede classi suddivise, perché è variegato il livello di partenza: da chi conosce solo la propria lingua o è analfabeta, a chi invece ci padroneggia ma vuole migliorare lettura e scrittura per potersi confrontare meglio coi figli che, nel frattempo, frequentano le scuole in Valle.
I corsi proseguono tutto l’anno seguendo il calendario scolastico e rispettando le festività, non solo quelle nazionali ma anche quelle dei paesi d’origine dei corsisti. Al progetto partecipano Caritas, Ledro Solidale e Cooperativa Arcobaleno.
Sono tanti i volontari pronti a insegnare l’italiano, come ex insegnanti ma anche qualche giovanissima che, nata e cresciuta in Italia da genitori provenienti dall’estero, padroneggia con la lingua insegnandola a chi è arrivato da poco, una carta vincente in più per la didattica.
Un progetto riuscito, dunque, che Fondazione Ledro sostiene con convinzione. «Ci sono due esigenze a cui diamo risposta – dice il presidente Claudio Collotta – Quella di chi si impegna per integrarsi e quella delle aziende che offrono lavoro. Gli imprenditori con cui ci siamo confrontati ci hanno confermato che la conoscenza della lingua è fondamentale per imparare il mestiere, rapportarsi proficuamente e garantire la sicurezza. Il grazie va ai bravissimi volontari, il cui progetto è stato molto convincente, ed infatti i numeri sono eloquenti».
«Abbiamo accolto con piacere la richiesta di Caritas e Fondazione – spiega Marco Baruzzi, presidente della Cassa rurale di Ledro – Per noi è importante investire sul territorio, sulle persone e garantire integrazione a questi nuovi cittadini ledrensi».
Anna Maria Santolini si fa portavoce dei volontari: «Imparare la lingua dà l’opportunità di integrarsi a livello lavorativo e sociale. Qui ci sono giovani, operai, badanti: ognuno ha una propria storia e va seguito per trovare i metodi giusti di insegnamento e motivazione. Ogni volontario porta quello che può, in base al tempo disponibile o per le attività collaterali. Grazie alla Fondazione per il sostegno a questa necessità del territorio. Da quest’anno abbiamo anche una formatrice che segue i volontari».

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