La preoccupazione dei disabili: “Nel nuovo Parco Arciducale di Arco vialetti off limits?”

Nicola Filippi03/09/20244min
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Il Parco Arciducale deve essere inclusivo. In tutti i suoi punti. È un grido d’allarme forte, una presa di coscienza rivolto alla cittadinanza e all’amministrazione Betta. Prima della conclusione dei lavori all’interno dell’Arboreto di Arco. Il professor Augusto Tamburini, “picconatore sociale”, lo dice a chiare lettere: “Il Parco Arciducale potrebbe essere precluso ai portatori di disabilità e alle mamme con passeggini”. E si appella al buon senso e alla sensibilità del vicesindaco di Arco, Roberto Zampiccoli, perché tenga in massima considerazione anche le persone con problemi di disabilità.
“È un problema da tenere sott’occhio, da monitorare – ci spiega il professore – da tempo stanno ristrutturando il Parco Arciducale, creando nuovi percorsi all’interno. Alcuni di questi però, come riferito al giornalista de La Busa dall’assessore Zampiccoli, non sarebbero accessibili ai disabili o alle mamme che spingono le carrozzine con dentro i bambini, perché saranno realizzati con ghiaia”. “Mi è stato riferito sempre dal vicesindaco Zampiccoli – spiega ancora il professor Tamburini – che il sottoscritto, il quale ogni tanto andava sotto la sequoia, l’albero maestoso che sovrasta l’Arboreto, non la raggiungerebbe più. Mi sembra una cosa assurda collocare sui nuovi percorsi pedonali dei sassolini dove con la carrozzina puoi sprofondare e non poter arrivare sotto l’ombra degli alberi”.
Il Comune di Arco deve intervenire in corso d’opera e cambiare i materiali di composizione dei vialetti. Lo ha ribadito anche Ivo Tamburini, residente nel rione Stranfora, fra gli organizzatori della Marcia delle carrozzine che si svolgerà sabato 7 settembre: “Esistono delle grate, da appoggiare in terra, dove puoi infilare i sassolini, per permettere alle carrozzine di passarci sopra. L’alternativa c’è, diversamente dalla ghiaia, ed è più funzionale”.
“Ci deve essere attenzione per i portatori di handicap – sollecita Ivo Tamburini – Ci deve essere uguaglianza fra tutti i cittadini. L’amministrazione deve pensare alla carrozzina prima di costruire o fare interventi. Ad Arco vengono fatti lavori senza minimo riguardo per le persone più svantaggiate. Noi non vogliamo litigare con l’amministrazione, ma il Comune di Arco deve cominciare anche a ragionare sul P.E.B.A., che avevamo sollecitato già in fase di predisposizione del Pums”.
Arco, città di grande attrazione turistica, deve diventare una città inclusiva anche per i tre milioni di disabili che creano “turismo alternativo”. “A livello turistico, per chi arriva nella città di Arco, e vive sulla carrozzina, può fare veramente poco o niente” ribadisce Ivo Tamburini. Serve subito un drastico cambio di mentalità. “Ma soprattutto – conclude il professor Augusto Tamburini – la nostra Arco deve diventare una città solidale e accogliente, nota alle genti di tutta la Mitteleuropa”.

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