L’assessore provinciale alla Fondazione Comunità di Arco: “Limiti strutturali, servono più spazi”
Proseguono le visite sul territorio dell’assessore provinciale alla salute e politiche sociali che nella mattinata di giovedì 16 maggio era all’APSP “Fondazione Comunità di Arco”, insieme alla dirigente del Servizio provinciale politiche sanitarie e per la non autosufficienza Monica Zambotti, alla direttrice dell’Ufficio politiche a favore delle persone non autosufficienti Micaela Gilli e a Marcello Guidi del Servizio provinciali politiche sanitarie e per la non autosufficienza; per l’Apss erano presenti il direttore del Supporto clinico organizzativo alle Rsa Sergio Minervini e la direttrice dell’U.O. Organizzazione servizi sanitari di base Distretto Sud Carmela Scozzafava. Ad accogliere l’assessore provinciale vi erano il presidente della Fondazione Paolo Mattei con il direttore Laura Pollini e gli altri membri del Cda, personale e infermieri, nonché il sindaco Alessandro Betta e il vicesindaco Roberto Zampiccoli.
Quella arcense è una struttura articolata su 12 mila metri quadrati con 7 mila metri di giardino, che oggi accoglie 132 posti letto autorizzati e accreditati, di cui 120 posti di base e 12 di nucleo sanitario; 180 sono i dipendenti, di cui 137 full time, circa 120 i pasti consegnati ogni giorno a domicilio.
Come illustrato dal presidente della Fondazione, l’edificio ha subito un’espansione a stratificazione: mentre il corpo A è un ex Sanatorio e risale ai primi anni ’70, il corpo B è degli anni ’80 e il corpo C, che attualmente ospita i residenti Anffas, è degli anni ’90. La struttura presenta limiti strutturali evidenti fra cui il numero importante di stanze triple, i pochi spazi di socializzazione nei nuclei e altre criticità: il presidente ha messo in luce la necessità di un progetto complessivo di ristrutturazione, adeguamento e riqualificazione.
L’assessore provinciale alla salute e politiche sociale ha evidenziato come ora l’impegno degli amministratori sia quello di pianificare, impostare una strategia e avere visione per superare due temi che saranno cruciali nei prossimi anni, il calo delle nascite e l’invecchiamento progressivo della popolazione. L’assessore ha quindi ascoltato le richieste della Fondazione Comunità di Arco garantendo attenzione e confronto con il Dipartimento Salute e l’Azienda sanitaria, e ha quindi spiegato come sia indispensabile garantire un futuro dignitoso e di rispetto per le persone anziane, protagonisti dello sviluppo del Trentino nel secondo dopoguerra, concludendo ringraziando tutti i presenti che si impegnano quotidianamente al fianco dei più fragili.