TRA UN ANNO SARÀ CONSEGNATO IL NUOVO TEATRO DI ARCO

Al sindaco di Arco Alessandro Betta di chiamarlo teatro non è che vada proprio a genio. Lui preferisce (come nell’articolo pubblicato su La Busa di marzo scorso) un più pacato “Sala della comunità” o anche “Arco della Comunità”. Di acqua sotto ai ponti ne è passata tanta, infatti, da quando ebbe inizio l’iter nel 2010 e un progetto fatto e finito sul tavolo dell’ex sindaco Paolo Mattei. Poi le vicende legate al fallimento Azzolini, note a tutti, e le varie trafile e incontri anche con l’amministrazione comunale di Riva (che ne vuole uno tutto suo) fino alla ripresa dei lavori assegnati alla ditta Andreola di Treviso che procede spedita.
Insomma, se va tutto bene, tra un anno esatto la struttura sarà pronta per accogliere gli arredi, momento nel quale si dovrà anche prendere in esame la ristrutturazione dell’ex Quisisana.
440 i posti previsti per quello che a Betta, come detto, piacerebbe fosse il nuovo “polo della cultura” vanto dell’intera città. Lo stato dei lavori è stato oggetto di una verifica nei giorni scorsi, presente l’assessore Miori, il vicesindaco di Riva Caproni, l’assessore di Nago Torbole Luisa Rigatti, Betta e i tecnici della ditta Andreola.
Cinque i milioni di euro messi sul piatto della bilancia per la realizzazione del nuovo Polo, ne servirebbero almeno altri tre e mezzo per ristrutturare l’ex Quisisana, con la parte aggiunta al compendio in anni più recenti da abbattere perché di nessun pregio. Durante il sopralluogo la dirigente del Servizio tecnico Simoncelli ha illustrato come sarà la nuova copertura “verde a guscio” e ricoperta d’edera, mentre la torre scenica in calcestruzzo, hanno spiegato poi i tecnici dell’Andreola, sarà dipinta di nero all’interno, mentre all’esterno si poserà un rivestimento foderato di lamiera di metallo. Palco in legno, tre postazioni per i suggeritori delle battute agli attori, zona montacarichi per le attrezzature più pesanti e un “fuori terra” della struttura di nove metri le caratteristiche principali.