Arco resterà la Città delle Palme: “Saranno reimpiantate e curate”
Questa moria di palme, a causa della “Paysandisia archon”, più nota come farfalla delle palme, sta aprendo nuove vedute in città. Non sempre però piacevoli. Anzi. Ricordano altri scenari.
“Siamo orfani di decine di piante, ora abbiamo il viale delle Palme che sembra quasi un panorama post bellico”. Chi parla è Roberto Zampiccoli, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici della giunta Betta. In questi giorni sta seguendo tutte le fasi di taglio delle palme ormai morte. E si guarda in giro, stranito. Ma assicura: “Viale delle Palme sarà sempre viale delle Palme”. E Arco resterà ancora per i prossimi anni la città delle Palme. “È un tema molto importante, che come Giunta stiamo seguendo da vicino – spiega Zampiccoli – Stiamo ragionando di utilizzare ancora le palme, per una questione di tradizione, di storicità. Programmando però trattamenti fitosanitari”.
Zampiccoli guarda l’esperienza di un parco che si trova in fondo al lago e lo utilizza come esempio: “Laggiù, ci sono 1.500 palme, in salute, che vengono regolarmente sottoposte ai trattamenti annuali e le palme non muoiono”. L’assessore Zampiccoli sta anche pensando di cambiare tipo di palma, prenderne di più resistenti, ma la scelta probabilmente ricadrà sullo stesso tipo di varietà. Ma tutte le palme saranno “coccolate”.
La stessa problematica è stata riscontrata a Riva del Garda. Palme defunte e tagliate al piede. Ma in riva al Benaco, l’amministrazione Santi ha preferito fare una scelta opposta. Piantare al posto delle palme altre varietà, tipo agrumi, meli, peri, aranci e aceri (leggi l’articolo).
“A noi questa cosa non piacerebbe – ammette il vicesindaco Zampiccoli – Anzi. Preferiamo mantenere viale delle Palme come viale delle Palme. È la storia di Arco. La nostra tradizione”.
Servirà però un cambio di mentalità. “Ci dovremo comportare come fanno i contadini con le vigne, le palme dovranno essere trattate ogni anno, in primavera e in inverno. Fondazione Mach ci ha però già detto che la farfallina si sta adattando anche ad altre varietà di palme, quindi dovremo ragionare su un trattamento che riguardi un centinaio di palme, come nucleo storico della città di Arco”. La spesa dovrebbe aggirarsi sul centinaio di euro per ogni pianta, in base all’altezza. Ma sono soldi che la giunta Betta intende mettere a bilancio. Senza sentirsi in difetto. Arco è stata, è e resterà sempre la città delle Palme.