Tutela delle alborelle nel Garda, divieto di accesso alla Riserva locale Val Gola
Una ordinanza del sindaco Cristina Santi ha disposto anche per il 2024 il divieto di accesso, anche pedonale, alla spiaggia della Riserva locale Val Gola. L’ordinanza è finalizzata alla tutela dell’alborella, pesce della famiglia Cyprinidae la cui presenza, nel lago di Garda come negli altri laghi prealpini, ormai da qualche decennio è in fortissima contrazione, al punto da non essere più oggetto di pesca né sportiva né professionale. Il decremento è dovuto non solo alla pesca effettuata in passato, ma anche a una serie di altre cause, tra cui la distruzione delle aree di riproduzione, l’eccessiva antropizzazione delle sponde e la competizione con le altre specie, quali coregone e lavarello.
La Riserva locale Val Gola, un’area di circa 20 mila metri quadrati al confine con la Lombardia, è stata creata nel 2010 proprio allo scopo di poter disporre di un tratto di sponda indisturbato dove l’alborella e altri pesci (in particolare il cavedano) possano ritrovare l’habitat naturale per la riproduzione. Di recente, lo scorso aprile, il Servizio faunistico provinciale ha rilasciato l’autorizzazione a immettere nel Garda embrioni di alborella.
Per tutto questo, e considerando che la riproduzione dell’alborella avviene nel periodo primaverile-estivo, quando massimo è il disturbo causato dalle attività turistiche e ricreative, si è ritenuta necessaria una tutela rigorosa della zone di frega, rinnovando fino al 30 ottobre il divieto di accesso delle persone alla spiaggia della Riserva, così da limitare al massimo l’impatto dell’uomo sull’ormai modesta popolazione residua.
L’ordinanza stabilisce, per la violazione e fatte salve le eventuali sanzioni di carattere penale e tributario, una sanzione amministrativa da 50 a 300 euro.