Minori: presentato l’accordo di programma fra Autorità giudiziaria, PAT, Apss e Servizi sociali
Tutelare al massimo i minori coinvolti nei procedimenti giudiziari, secondo un approccio integrato e multidisciplinare: punta a questo l’Accordo di Programma che era stato approvato nei giorni scorsi dall’esecutivo provinciale e perfezionato lo scorso 15 marzo. L’atto, il primo di questo tipo operativo sul territorio del Trentino, è il risultato di un impegno congiunto e di una intensa collaborazione tra l’Autorità Giudiziaria, i Servizi sociali delle Comunità e dei Comuni di Trento e Rovereto, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e la Provincia autonoma di Trento, coinvolta per l’ambito socio-assistenziale, socio-sanitario e dell’istruzione, con lo scopo di garantire ai minori una tutela efficace, anche in considerazione delle novità conseguenti all’attuazione della riforma Cartabia.
Alla luce delle modifiche organizzative e giuridiche introdotte dalla Riforma Cartabia, la prima Sezione Civile della Corte d’Appello di Trento, avuto riguardo alle complessità dei procedimenti giudiziari che coinvolgono minorenni, ha avviato Tavoli di confronto tra le istituzioni e le professionalità chiamate ad intervenire in tali procedimenti, allo scopo di creare un canale di comunicazione che consenta di stabilire un efficace e collaborativo dialogo tra i Soggetti coinvolti.
Il lavoro ha avuto come esito la sottoscrizione di un Accordo di Programma. Il principio ispiratore dell’Accordo è la centralità del minore e la sua tutela, a sostegno di una condizione di benessere e di valorizzazione dei suoi legami familiari. L’Accordo ha lo scopo di strutturare uno stabile confronto interistituzionale, volto all’individuazione di forme e paradigmi di cooperazioni efficaci tra i diversi Soggetti coinvolti, al fine di addivenire, in una successiva fase di lavoro, ad una definizione operativa della collaborazione tra Magistratura e Servizi.
Il presidente della Corte d’Appello, Eugenio Gramola ha aperto i lavori e affermato che “la tutela dei minori riveste un ruolo sempre più importante; sono il nostro futuro e se non garantiamo la loro tutela dalla violenza e da altri fattori negativi che possono influire sul loro sviluppo psichico-fisico abbiamo fatto un pessimo lavoro. Il fatto che si stia riuscendo a fare sinergie tra sociale e sanitario apporta notevoli benefici per tutta la comunità e una reale tutela dei minorenni. Da parte mia rivolgo l’augurio di poter lavorare insieme tra le istituzioni a lungo, in modo sereno, proficuo ed efficace per un periodo sempre maggiore; senza illuderci di essere arrivati alla risoluzione definitiva del problema, ma con l’obiettivo di cercare di migliorare sempre più e creare sinergie sempre migliori e più salde in merito alla tutela dei minori”.