Chico Forti torna in Italia, soddisfazione nell’Alto Garda

Redazione02/03/20245min
CHICO DA VIDEO CBS carcere



 

Ha suscitato grande soddisfazione anche nell’Alto Garda, e a Torbole in particolare, la notizia del prossimo rientro in Italia di Chico Forti. L’annuncio è stato dato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni con un video pubblicato sulla piattaforma X da Washington: «Sono felice di annunciare che dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti è stata appena firmata l’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti. Un risultato frutto dell’impegno diplomatico di questo governo, della collaborazione con quelli dello Stato della Florida e Federale degli Stati Uniti, che ringrazio. È un giorno di gioia per Chico, per la sua famiglia per tutti noi. Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto e ora aspettiamo in Italia Chico Forti».
“Apprendiamo con gioia l’annuncio del trasferimento in Italia di Chico Forti – ha detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – Si tratta dell’epilogo di una lunga e sofferta storia, che ha visto anche il convinto interessamento e sostegno delle istituzioni trentine. Confidiamo che i suoi cari, che lo attendono da 24 anni, possano riabbracciarlo al più presto”.
Anche il Consiglio provinciale se n’è occupato a più riprese, sempre auspicando il ritorno in patria del nostro conterraneo. “Non vediamo l’ora che torni presto – ha detto il Presidente Claudio Soini – e siamo grati alle autorità e agli uomini di buona volontà che hanno reso possibile questa svolta, così come siamo vicini ai familiari di Chico”.

Nell’Alto Garda è attivo un Comitato che si è battuto, in questi ultimi anni, per non far dimenticare il caso con l’organizzazione di conferenze, incontri informativi e striscioni affissi lungo le strade. Sono state organizzate anche alcune manifestazioni a Roma per sollecitare il Governo a fare azioni concrete per la sua liberazione. Ora la bella notizia, accolta con entusiasmo e commozione da parte della famiglia e dagli amici di Trento, sua città natale: in primis da parte dello zio Gianni che fin dalla sua incarcerazione si è battuto quotidianamente per dimostrare la sua effettiva innocenza.
Ora tutti si chiedono quando e come sarà l’importante momento del rientro del nostro connazionale.
Non sarà una cosa immediata, fanno sapere dalla Farnesina. Il Dipartimento di Giustizia deve trasmettere al Ministero dell’Interno Italiano la sentenza e le documentazioni necessarie che stabilisce il possibile trasferimento, che poi saranno inoltrate all’Autorità Giudiziaria che, a sua volta, emetterà la sentenza. Solo allora sarà possibile il trasferimento.
Il sogno dello zio Gianni sarebbe quello di averlo in Italia per questa Pasqua, e permettere quindi a Chico di riabbracciare la mamma, ora 96enne.
Già dal 2018 Forti aveva avanzato istanza per poter continuare a scontare in Italia la pena inflittagli dalla giustizia americana, ai sensi della Convenzione di Strasburgo. Nel dicembre 2020 l’annuncio da parte dell’allora ministro Di Maio che annunciava un imminente rientro, ma così non è stato in quanto burocrazia e diplomazia avevano bisogno di tempo.
Da più parti ci si chiedeva come mai tutto sembrava bloccato, ma sotto traccia le autorità stavano lavorando senza troppo pubblicità. Nella prima metà del 2021 l’allora ministra Cartabia aveva avviato un dialogo con la controparte americana culminato con una missione a Washington il 5 novembre 2021. Il caso poi era stato sollevato dalla presidente del Consiglio Meloni, a margine del vertice di Bali del 2022. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani lo aveva riproposto nel suo incontro con il segretario di Stato Anthony Blinken e il ministro Nordio, in autunno, aveva affrontato uno degli ostacoli più difficili con il Dipartimento di giustizia americano, quello dell’ergastolo «without parole» americano (senza condizionale). L’ultima verifica si è svolta il 29 settembre 2023 quando il console generale a Miami Andrea Di Giuseppe aveva accertato le condizioni psico-fisiche di Chico.
Ora tutti lo attendono con trepidazione per poterlo riabbracciare.

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