Livello del Garda, ora è troppo alto
Troppo alto o troppo basso. Ora il lago di Garda vive il problema inverso a solamente dodici o poco meno mesi fa, quello di essere troppo alto. Troppa acqua, insomma, che in questi giorni segna un + 134 cm sopra lo zero idrometrico, quota mai vista negli ultimi trent’anni per il più grande bacino d’acqua dolce italiano. Solo nel 1997 si raggiunsero i +139 cm sopra lo zero, mentre a febbraio dello scorso anno era a +45. Insomma, si sfiorava la siccità con molti giornali d’oltralpe a dire che il Garda si era prosciugato. E via ai commenti più disparati, alle azioni più eclatanti (vi ricordate la barca sospesa?) per dire che stavamo vivendo un’emergenza climatica mai vista. Che le stagioni non siano più quelle di un tempo è un detto comune, ma chi scrive ricorda che da ragazzino aiutava il proprio padre e i residenti a Riva a mettere sacchi di sabbia sul lungolago perché si temeva la tracimazione. Ebbene, che fare? Perché sta piovendo e bene, e gestire la risorsa idrica è fondamentale. Una sfida per il futuro da affrontare assieme, in sinergia, ha detto il vicepresidente della Comunità del Garda Filippo Gavazzoni, dove tutti gli “attori”, dalla Comunità del Garda all’Agenzia interregionale del fiume Po, Consorzi irrigui del Mincio-Mantova compreso dovranno confrontarsi sul mantenimento vitale dell’intero ecosistema del Garda, del Mincio e del Po. Gestiamola bene, gestiamola meglio ma gestiamo la più preziosa delle risorse che il genere umano ha a disposizione, insomma. Questo l’imperativo che tutti noi dovremo conoscere a memoria.