“La Lente Inquietante”: nella mostra curata dal rivano De Pellegrin le foto di Witkin e Ballen
La mostra fotografica di grande rilevanza “Uncanny Lens/La Lente Inquietante”, organizzata dall’Associazione culturale Chirone con la direzione artistica del rivano Fulvio de Pellegrin e Paolo Dolzan, intende presentare le opere fotografiche di due rinomate figure, Joel-Peter Witkin e Roger Ballen. Entrambi sono noti a livello mondiale per i loro approcci distintivi e non convenzionali alla fotografia in bianco e nero, alla condizione umana, alla psiche umana e al grottesco. La mostra proposta intende incoraggiare l’esplorazione della mente inconscia attraverso la fotografia. Inoltre, presentando una selezione di queste opere una accanto all’altra, la mostra intende offrire un apprezzamento più profondo e più sfumato del contributo di questi artisti al Surrealismo e alla storia di questa forma d’arte.
La prima esposizione nazionale è prevista nella cornice medievale di Castel Ivano, in Valsugana, dal 16 marzo al 13 aprile 2024.
È stato realizzato anche un catalogo, contenente 60 immagini in bianco e nero presentate come dittici, che abbracciano decenni di carriera, pubblicato in Italia da Fallone Editore, integrato dai contributi critici di vari autori.
Il riferimento al “perturbante” in questa mostra è duplice: si riferisce alla qualità inquietante delle opere stesse e alle notevoli e strane relazioni visive tra queste due opere. La giustapposizione delle fotografie ci permette di comprendere meglio la loro estetica unica attraverso i riferimenti stilistici e iconografici al mito e alla fantasia. Le nature morte di Witkin fanno spesso riferimento a capolavori occidentali preesistenti e includono cadaveri macabri e parti del corpo, elementi fantastici e immagini religiose e mitologiche. Le sue fotografie sono pianificate attraverso schizzi e l’artista utilizza esposizioni multiple, montaggi e fotoincisioni per conferire alle scene una qualità onirica, mistica e occulta. Al contrario, il vocabolario visivo distintivo di Ballen incorpora l’uso di oggetti fatiscenti o scartati, oggetti trovati e tassidermia, manichini umani e parti del corpo reali, elementi grafici come fili e disegni art-brut, giocattoli e animali domestici (dagli uccelli ai gatti, ai ratti).
Roger Ballen, nato negli Stati Uniti New York e residente a Johannesburg, in Sudafrica, è uno dei più importanti fotografi della sua generazione. Attraverso il suo linguaggio visivo unico e complesso e i suoi temi universali e profondi, l’artista ha dato un contributo duraturo al campo dell’arte. È stato inoltre uno degli artisti che hanno rappresentato il Sudafrica alla Biennale Arte 2022 di Venezia.
Joel-Peter Witkin è nato nel 1939 a Brooklyn, New York. Dopo aver involontariamente assistito ad un raccapricciante incidente d’auto in cui una bambina è stata decapitata, rimase profondamente segnato nella psiche ed avrebbe permeato tutti gli aspetti della sua visione creativa e della sua sensibilità per tutta la vita. Witkin realizzò la sua prima fotografia ad undici anni. Una delle sue fotografie, scattata sempre in giovane età, fa parte della collezione permanente del Museum of Modern Art. A ventuno anni Witkin si è arruolato come fotografo nell’esercito americano, dal 1961 al 1964. Witkin crea elaborati tableaux che presentano nani, ermafroditi, persone con capacità fisiche insolite o deformità, cadaveri mutilati e parti del corpo amputate di morti, ottenute da scuole di medicina, manicomi e obitori. Le fotografie che ne derivano sono contemporaneamente di una bellezza ammaliante e grottesca, e sfidano le nozioni consolidate di bellezza e normalità. Nel 1990 è stato nominato Cavaliere delle Arti e delle Lettere di Francia.