Sergio Mattarella a Trento, orgoglio per i volontari

Redazione03/02/20245min
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“Un grande orgoglio avere oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella sua presenza possiamo vedere il valore del volontariato in Trentino e la forza della nostra Autonomia, che si mostra nella solidarietà che portiamo anche nelle altre regioni in caso di bisogno. Il volontariato è nel nostro DNA e questa giornata è motivo di orgoglio per i volontari stessi, per i quali credo sarà indimenticabile”. È il commento del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, che stamattina era presente con il Capo dello Stato all’inaugurazione di Trento Capitale europea del volontariato 2024. Nel suo saluto il presidente Fugatti ha ricordato la “forza espansiva del volontariato trentino – che con grande generosità porta sostegno nelle emergenze che, anche nel recente passato, hanno segnato molte regioni italiane e il contesto internazionale”, facendo riferimento ai recenti interventi del volontariato trentino in Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, ma anche agli interventi, svolti congiuntamente alla Provincia autonoma di Bolzano, in Moldavia, per portare soccorso ai cittadini in fuga dalla guerra in Ucraina: “siamo stati i primi ad andare sul territorio” – ha detto – “e questo dimostra come l’Autonomia non sia e non debba essere ripiegamento verso l’interno a cura di interessi particolari e separati, ma rappresenti, anche al di fuori del territorio trentino e anche nelle relazioni internazionali, un modello in cui assumono centralità i valori di solidarietà e responsabilità collettiva”.

A “Il T quotidiano Arena” erano presenti numerose autorità civili e militari: la Giunta provinciale praticamente al completo, il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini e consiglieri dell’assemblea legislativa trentina, parlamentari, presidenti delle Comunità di Valle, tantissimi sindaci, ma anche molti studenti, rappresentanti delle associazioni e della società civile, oltre naturalmente a migliaia di volontari.
La cerimonia, aperta dall’Inno di Mameli e da quello alla Gioia intonati dai cori della Sat e della Sosat, ha visto anche toccanti testimonianze di volontariato. Hanno portato il loro saluto il sindaco di Trento Franco Ianeselli, quello di Leopoli (Ucraina) Andrij Sadovyj e lo stesso presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, la direttrice del Centro Europeo di Volontariato (CEV) Gabriella Civico la presidente di CSVnet, l’associazione nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, Chiara Tommasini.

Il Presidente Mattarella ha sottolineato come Trento Capitale europea e italiana del volontariato sia “un riconoscimento alla cultura della sua gente, alle esperienze attuali di solidarietà e di partecipazione che continuano a sostenere la crescita della comunità. Essere Capitale è anche una grande occasione di incontro, di ricerca in comune, di riflessione, di conoscenza. L’opportunità di mettere in rilievo buone pratiche, come quelle qui rappresentate”. Il Capo dello Stato ha quindi ricordato come i volontari, nell’ampia gamma di attività che svolgono, rappresentino la risorsa più preziosa della società e sono “persone che danno fiducia, non soltanto espressioni di testimonianza, ma persone amiche che, concretamente, rimarginano ferite, per restituire a ciascuno la sua umanità”. E ancora, citando la Costituzione, ha aggiunto: “La realtà del volontariato svolge un ruolo, insieme, di sentinella e di spinta di principi costituzionali. Rappresenta un pilastro anche della nostra civiltà europea”. Ha poi ricordato come a Trento e nel Trentino sono centinaia le associazioni di volontari e questo “Vuol dire essere cittadini attivi, confrontarsi con le istituzioni, fare il proprio dovere, usare il patrimonio pubblico per il bene di tutti” e che “Le azioni dei volontari ci parlano di pace. Il mondo si cambia anche partendo dai piccoli passi che riempiono il nostro quotidiano. È una responsabilità che riguarda ciascuno di noi”. Infine l’augurio a Trento e “alle migliaia di volontari che animeranno la Capitale europea è che la vostra e la loro energia siano contagiose e si propaghino”.

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