Aumentano le tariffe delle RSA per anziani dell’Alto Garda e Ledro
Il 2024 porterà inevitabili aumenti, seppur contenuti, delle rette per le quattro Residenze Assistenziali dell’Alto Garda, nelle quali trovano ospitalità un totale di 339 anziani.
Lo ha deliberato la giunta provinciale in seguito agli aumenti dei costi che hanno coinvolto tutti noi in questi ultimi quattro anni, tra pandemia e rincaro generale delle materie prime.
Dunque, dal 1° gennaio mantenere il proprio caro in una delle strutture abilitate costerà al giorno 1 Euro in più per Riva a un massino di 3 euro per Bezzecca. Nello specifico del costo da 49 a 50 per Riva, da 47 a 49 ad Arco (Fondazione), a Bezzecca da 45 a 48, un costo che comunque rimane sotto la media provinciale. A Dro (si delibera in questi giorni) si presume che l’aumento porterà la retta giornaliera da un minimo di più 1,4 euro a un massimo di più 3 euro, ma sempre e comunque sotto la media provinciale che è pari a 48,97 euro. Ossia da 48 a 49,90 euro/giorno. Rincari che ovviamente sono mal “digeriti” dai presidenti delle varie Rsa visto che, a detta di qualcuno di loro (Lucio Matteotti, Rsa Riva del Garda) la Provincia non avrebbe adempiuto a metterci la sua parte sulla tariffa sanitaria. Per Paolo Mattei, invece, (Fondazione) è necessario capire che la Provincia non fabbrica denaro; dunque, è un aumento sofferto ma necessario. Su tutto questo pesano le liste d’attesa, con circa duecento famiglie che hanno richiesto di ospitare un loro congiunto. Se in Alto Adige, come ha dichiarato alla stampa il presidente della Rsa di Dro Vittorio Fravezzi, la decisione è stata d’intervenire sulla tariffa sanitaria, l’ideale sarebbe agire su entrambe le voci. Una cosa è certa: le strutture nel Garda trentino, e non solo, riescono a supplire con molta difficoltà alle richieste di ospitalità per gli anziani.