Ex cementificio di Riva: che fare?

Claudio Chiarani01/12/20232min
20220519IMG_0738 CEMENTI BUZZI CEOLE RIVA



 

Ex cementificio Buzzi Unicem di Riva del Garda, che fare? Se il trasferimento del Centro di raccolta materiali ora in località Baltera è dato per certo, il desiderio dell’amministrazione rivana è di accorpare anche il nuovo cantiere comunale e dare spazio alle attività che si occupano di energie rinnovabili. Ma c’è anche l’ipotesi di trasferimento della Gestel, la società che si occupa della gestione delle entrate locali, unitamente ad altre realtà di società partecipate. Poi c’è il completamento della rete di piste ciclabili che attraversano Varone, Ceole, la Pasina e via Sant’Andrea e, altra ipotesi che verrebbe eventualmente a concretarsi nell’area a sud dell’attuale impianto dismesso, di un’area per attrezzature e servizi pubblici di livello provinciale e sovralocale. Il che, tradotto, potrebbe diventare la superficie base sulla quale potrebbe essere edificata la nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Riva. Oppure, perché anche qui il condizionale è d’obbligo e le ipotesi variano, potrebbe essere la nuova sede del Corpo di Polizia Locale Intercomunale. Un’idea evidenzia anche la possibilità che si possa creare un centro per la trasformazione di energie rinnovabili, cosa molto attuale di questi tempi. Energia solare? Trasformazione dell’idrogeno? Staremo a vedere, per ora tutto sulla carta e, come dice il detto “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”.
La variante 13-bis sarà oggetto, fino al 28 dicembre, di osservazioni da parte dei cittadini. E l’area dell’ex cementificio, oltre alla Cattoi, è anche una partita “pregiata” che diventa appetibile.

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