Nello Morandi di Arco tra i 70 giornalisti olimpici della regione
Una piccola spilla per identificare l’unico club mondiale dei giornalisti olimpici: “Olympia Sportmedia 2026 Trentino Alto Adige Südtirol” è nato all’Itas Forum di Trento con la partecipazione dei 70 colleghi del Trentino Alto Adige che hanno raccontato nel corso della storia, sul campo, da privilegiati, le vittorie azzurre alle Olimpiadi ed in particolare degli atleti delle due province Autonome di Bolzano e Trento. Un sogno olimpico voluto e realizzato da Elmar Pichler Rolle, Alex Tabarelli e Diego Decarli con la vicinanza dagli amici Franco Bragagna e Gianfranco Benincasa, alla vigilia dei prossimi giochi invernali 2026 che vedrà protagonista anche la nostra regione con i due siti olimpici della Valle di Fiemme (Sci nordico) e di Anterselva (Biathlon).
Tra i giornalisti che hanno ricevuto il sigillo olimpico vi è anche un decano del Garda Trentino, Nello Morandi, per decenni cantore delle vicende dell’Alto Garda per il quotidiano l’Adige, prima di approdare alla redazione sportiva in via Missioni Africane a Trento con il ruolo di caposervizio e inviato speciale. Dal 2011 collabora stabilmente con il mensile La Busa. Nei giorni scorsi la consegna della spilla a Nello nella sua Arco da parte di Diego Decarli.
Per decenni i giornalisti della regione hanno decantato le imprese degli atleti regionali (e nazionali) che vantano un bottino di medaglie impressionante, soprattutto in campo invernale: con 17 medaglie d’oro il Trentino Alto Adige, con il suo milione di abitanti, si potrebbe collocare al 17.o posto del medagliere ognitempo dietro a un colosso qual è la Cina e davanti al Giappone.
L’evento “Olympia Sportmedia 2026 Trentino Alto Adige Südtirol” ha visto la presenza dei campioni, tutti con al collo le medaglie olimpiche vinte in carriera. A cominciare dai quattro campioni olimpici locali: il Patriarca Franco Nones con l’ultima vera medaglia realmente d’oro (nel 68 De Gaulle fece aprire i forzieri di Francia per prelevare i lingotti d’oro con cui realizzarle) e poi Giorgio Vanzetta, Matteo Anesi e Cristian Zorzi. Con loro due altri protagonisti delle staffette di Lillehammer 94 e Torino 2006: Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer. In prima fila pure Cecilia Maffei argento nello short track a Pyongchang 2018, Karin Moroder (Bronzo nella 4x5Km a Nagano ’98), Dominik Windisch (tre volte medaglia di bronzo) ed Edith Gufler, tiratrice medaglia d’argento a Los Angeles 1984.
Assente giustificato Marco Albarello che ha inviato un toccante messaggio video così come hanno fatto una decina di altri grandi atleti a cominciare da Klaus Dibiasi (recordman di medaglie con tre ori e due argenti), Antonella Bellutti (due ori) e via via Isolde Kostner, Christoph Innerhofer, Carolina Kostner, Lidia Trettel, Tania Cagnotto, Paul Hildgartner, Omar Visintin, Dominik Fischnaller, Nadia Delago, Werner Kiem e Gottlieb Taschler (entrambi protagonisti del bronzo vinto dalla staffetta di Biathlon a Calgary 88) con la febbricitante Francesca Dallapè.
Emozionante il racconto di Francesco Moser, privato della medaglia a Monaco ’72 complice una foratura ad un chilometro dal traguardo quando ormai aveva la certezza di salire sul podio.