Polizia Locale Alto Garda e Ledro, serve una sede più grande
Il comandante del Corpo di Polizia Locale Intercomunale dell’Alto Garda e Ledro Filippo Paoli lo ha detto chiaramente: oltre ad almeno una ventina di agenti in più, serve una nuova sede. Un edificio moderno, con spazi adeguati, sale, uffici, parcheggi per i mezzi, garage. Insomma, in via San Nazzaro si sta stretti, a dire il vero fin dall’insediamento nel 2016. Dove trasferire, dunque, la “macchina” che si occupa di sanzioni amministrative, violazioni del Codice della Strada e controllo di tutta una serie di attività nel Garda trentino? Il primo cittadino di Arco Alessandro Betta si era espresso in merito affermando che l’ex Incompiuta potrebbe, ma solamente dopo un’adeguata riqualificazione in funzione delle necessità del Corpo dei Vigili Urbani, essere sede ideale. L’idea che risale ai tempi dell’ex presidente della Comunità Salvador Valandro (e suggerita da Vittorio Fravezzi) fu bocciata dall’Azienda Sanitaria, chiudendo la “pratica” col trasferimento nell’attuale palazzina con due milioni di euro. Era il 2016, e oggi dopo otto anni è evidente che lì, in via S. Nazzaro i Vigili fanno molta fatica a operare. Cosa, peraltro, che fu ben evidente già dai primi mesi di “occupazione” di quella palazzina che ospita anche appartamenti privati. Dunque? “Serve un ragionamento complessivo” ha detto Luca Grazioli, assessore rivano che opta, invece, per il compendio ex Buzzi Unicem come fattibile per non trovarsi tra dieci anni al punto odierno. Una struttura sovracomunale che, opportunamente riqualificata potrebbe andar bene. In ultima analisi il presidente della Comunità di Valle Claudio Mimiola afferma che l’idea del sindaco di Arco Betta non è al momento fattibile, in quanto non si hanno certezze sui tempi della riqualificazione del padiglione B dell’ex ospedale di Arco e che all’ex Incompiuta è prevista una sola destinazione, ossia la sanitaria con i soldi del Pnrr perché questo prevede l’opzione per ottenerli. Dunque si vedrà. Come dire, ai posteri (sempre) l’ardua sentenza.