Gli artigiani di via San Giorgio chiedono maggiore sicurezza stradale

Claudio Chiarani16/07/20232min
via san giorgio arco

 

Mettere in sicurezza la provinciale 118. È questa la richiesta di numerosi artigiani che nel tratto dove hanno le loro attività, ormai trafficatissimo, hanno pubblicamente rivolto a chi di dovere con, e non c’è bisogno di dirlo, un “battagliero Ugo “bike” Perini in testa a tutti, e che la Provincia abbia promesso di progettare la messa in sicurezza dell’arteria entro il 2024 non soddisfa certo la richiesta di lavoratori e imprenditori che operano in loco. 54 aziende e oltre trecento lavoratori lo chiedono da tempo, e con l’apertura del collegamento di via S. Isidoro il traffico è notevolmente aumentato mettendo a serio rischio la sua percorribilità. La tutela del lavoro, quella dei lavoratori e delle aziende di poter operare in sicurezza prima di tutto, ovviamente e logicamente, e così com’è ora è sotto gli occhi di tutti che non va più bene. All’incontro tenutosi in zona artigianale nei giorni scorsi era presente anche l’ex onorevole Mauro Ottobre, il quale sostiene la richiesta avanzata dai lavoratori alla provincia di Trento assieme a Ugo Perini. Una richiesta che, senza un rappresentante locale in Consiglio provinciale è stato detto viene sì accolta ma tenuta, come dire, in disparte. Promesse per le quali chi lavora in zona è stufo d’ascoltare. Ma che non sia facile progettare una nuova viabilità nel contesto “Busa” col costruendo tunnel del Cretaccio e un “conseguente” collegamento con la piana dell’Alto Garda se ne parla da anni. Appunto, se ne parla mentre gli artigiani chiedono tempistiche più celeri.

 

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche